Il Mes, questo sconosciuto. Un Meccanismo, tra i tanti a disposizione degli Stati membri dell’Unione Europea, trasformato in un cavallo di battaglia da Salvini e la Meloni nei loro attacchi quotidiani al premier Giuseppe Conte, accusato di aver tradito la fiducia degli italiani consegnando il Paese a un’Europa dispotica e per nulla disposta ad aiutarci. Ma come stanno realmente le cose? In parte un chiarimento è arrivato dallo stesso presidente del Consiglio: il Mes esisteva già da tempo, si discute al massimo di come modificarlo in meglio e comunque nessuno ha firmato per la sua attivazione. Semplice, chiaro. Ma non basta.
Fu un governo di centrodestra, dunque, a dare il via libera all’approvazione del Mes, dopo un Consiglio Europeo al quale l’allora premier Berlusconi prese parte per definire i contenuti del Meccanismo, sedendo accanto alla cancelliera Angela Merkel e agli altri leader europei. Un governo che, si badi bene, vedeva Giorgia Meloni nel ruolo di ministro per la Gioventù ed era composto anche dalle forze della Lega: Bossi ministro per le Riforme, Calderoli alla Semplificazione e via dicendo.
Insomma, riepilogando: il Mes è stato introdotto da un governo di centrodestra che vedeva tra i protagonisti la Meloni e la Lega di Salvini. Gli stessi Meloni e Salvini che oggi accusano Conte di essersi piegato all’Europa accettando il Mes come un’imposizione dall’alto. Mes che, in realtà, esisteva già proprio per loro volontà e non è mai stato attivato dall’Italia, neanche in queste ore. Ma allora, di cosa si lamentano precisamente i due sovranisti? Una domanda che resta sospesa, in attesa di risposte.La Meloni attacca Conte: “Metodi da regime”. Ma è la stessa che difendeva Orbán?