Un’immagine emozionante, il simbolo della rinascita di una città colpita da un dramma terribile e che però non si è mai arresa, sognando il momento in cui avrebbe finalmente rialzato la testa. Genova non si è fermata a quel giorno di Ferragosto del 2018, quando il crollo del Ponte Morandi sconvolse l’Italia, causando la morte di 43 persone e una serie infinita di polemiche e accuse nei confronti di Autostrade per l’Italia. E oggi, dopo tanta fatica, può accennare un sorriso.
Ad annunciare il proseguimento dei lavori è stato il governatore Giovanni Toti, che ha spiegato: “Si è concluso questa notte il varo della penultima campata: ormai mancano solo 67 metri per completare la struttura del ponte di Genova. Grazie a chi, con coraggio e determinazione, non ha smesso un secondo di costruire il nostro futuro. La Liguria non si ferma, ora più che mai”.
Tanti i commenti degli utenti che hanno salutato entusiasti l’avanzamento della costruzione della nuova struttura. Non sono però mancate, ancora una volta, le polemiche ormai di rito, con alcuni cittadini a chiedere come mai non sia mai stato dato seguito alle promesse di ritiro delle concessioni autostradali alla famiglia Benetton.
Il governo e il piano segreto per l’emergenza: “Tenuto nascosto per non spaventare gli italiani”