Un passo indietro, quello annunciato da Matteo Salvini, che parlando della manifestazione del 2 giugno annunciata nei giorni scorsi ha spiegato che non si tratterà di una vera e propria piazza, quanto piuttosto di una serie di “presidi in ogni città capoluogo di regione con i parlamentari”. A spiegarlo è stato lo stesso leader della Lega in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Una manifestazione di piazza vera ci sarà solo a inizio luglio. Del resto il 2 giugno cade nel periodo controllato e non c’erano dati epidemiologici sufficienti per far muovere le persone”. 
“Su richiesta dei tanti italiani che ci hanno scritto stiamo lavorando per trovarci insieme in piazza il 2 giugno a Roma, ovviamente con tutte le misure di sicurezza. Saremo senza bandiere ma a fianco degli italiani. Non è possibile che il decreto Rilancio ancora non sia stato pubblicato”.
Una manifestazione che aveva segnato anche tensioni tra la Lega e Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni e Salvini tornati insieme dopo tante polemiche sulle reciproche iniziative. Proprio la Meloni ha spiegato: Il 2 giugno, insieme come centrodestra vogliamo, dare voce al dissenso degli italiani. Vogliamo dare voce a quell’Italia che non crede più nelle promesse di questo governo”.Salvini: “Il governo sfrutta il virus per regolarizzare gli immigrati clandestini”