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Assistenti civici, insorge il Viminale: “Decisione presa senza consultazione”

La nuova figura degli Assistenti civici sta agitando non solo l’opinione pubblica, ma anche la stessa maggioranza, e scoppia il caso politico. Una decisione presa senza consultare il ministero dell’Interno, fa sapere il Viminale: “Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno per l’istituzione della figura degli ‘Assistenti civici’ in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”, si apprende da fonti del Viminale al Corriere della Sera.

I sessantamila “assistenti civici volontari” che saranno messi in campo (con bando) dalla Protezione civile nelle prossime settimane per vigilare sulla Fase 2 stanno accendendo lo scontro politico. Pezzi della stessa maggioranza criticano apertamente il progetto. Così il ministero degli Affari Regionali interviene per precisare che no, “non sono ronde”, ma volontari che “regalano 16 ore settimanali per aiutare anziani”. Basterà a placare le polemiche? No. “Se apri i locali nei luoghi dove ci sono i locali le persone ci vanno. Se non vuoi che ci vadano o vuoi che ci vadano in numero limitato, organizzi prima afflusso, modalità e controlli. Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno”, scrive il deputato del Pd Matteo Orfini su Facebook

“Come spesso accade la penso come Matteo Orfini”, dichiara su Twitter Matteo Renzi, Italia Viva. E poi se la prende con Boccia. “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Non sarebbe meglio valorizzare di più il Terzo settore e il servizio civile?” conclude il leader di Italia viva. E il malumore c’è anche tra i Cinque Stelle. L’iniziativa dei 60 mila assistenti civici? “Non è concordata con il Movimento, e appare a tutti gli effetti una fuga in avanti inaccettabile”, dice il capo politico M5s, Vito Crimi.

Pure il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, è netto: “Assistenti civici per me no”. E su Twitter spiega: “Con il Movimento questa proposta non e’ stata condivisa e non la vogliamo. Noi siamo al governo per fare il bene dei cittadini nonostante le tante difficoltà. Basta sparate. Serve responsabilità e serietà”. Ma il ministro Boccia precisa: “Gli assistenti civici non percepiscono indennità: sono volontari a disposizione dei sindaci. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno fare multe né chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dell’ordine”.

 

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