Continuano le indagini per il caso Diasorin-San Matteo. I militari della guardia di finanza di Pavia sono andati stamani a casa del presidente della Regione Attilio Fontana e della responsabile della segreteria del governatore lombardo, Giulia Martinelli (ex moglie di Matteo Salvini), per effettuare copia forense dei contenuti e, in particolare della messaggistica, di entrambi i cellulari nell’ambito dell’indagine con al centro l’accordo tra Diasorin e il Policlinico San Matteo per lo sviluppo dei test sierologici e molecolari per la diagnosi del Covid. Nessuno dei due risulta indagato nell’indagine avviata dal Procuratore aggiunto Mario Venditti che invece vede tra le persone iscritte i vertici sia dell’istituto di ricerca pavese e sia della multinazionale di ricerca in campo farmacologico.
“Il presidente Fontana non è indagato, ha subito una perquisizione presso terzi. Non gli è stato sequestrato nulla, è stata effettuata copia del contenuto del cellulare”. È quanto ha ribadito l’avvocato Iacopo Pensa, legale del governatore lombardo in merito all’operazione della Guardia di Finanza. “È grave, però, – ha proseguito l’avvocato – che la perquisizione sia avvenuta con modalità non pertinenti alle finalità dell’operazione, con un decreto non circostanziato ma applicabile a chiunque e con evidenti criticità di carattere costituzionale, vista la ovvia presenza di conversazioni di carattere istituzionale nel cellulare del presidente Fontana”.
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