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Adesso l’Ue applaude l’Italia, lettera a Gualtieri: “Bene l’impostazione del Recovery”

Buone notizie per il nostro Paese e sul destino del nostro Recovery plan. Da Bruxelles arrivano segnali incoraggianti, l’Ue apprezza “l’approccio generale e il dialogo costruttivo intrapreso finora con la Commissione europea” in occasione della preparazione del Piano di ripresa italiano. Ma, in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia uscente Roberto Gualtieri e firmata dal vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e dal commissario Paolo Gentiloni, sottolinea come sia necessario ancora “lavorare sui dettagli delle riforme e degli investimenti chiave, per garantire un solido piano di ripresa e resilienza”.

I servizi della Commissione restano a disposizione per proseguire il confronto e supportare il governo nel lavoro di specificazione e finalizzazione delle riforme e degli investimenti previsti dal Recovery plan. Non una bocciatura, ovviamente, ma un segnale positivo: si è sulla strada giusta. La lettera, che risponde a quella inviata dal governo il 20 gennaio scorso per illustrare le ragioni della richiesta al Parlamento dell’autorizzazione a un nuovo scostamento di bilancio, esprime “apprezzamento per gli sforzi compiuti dall’Italia per contenere la pandemia e limitarne l’impatto sull’economia”.

Apprezzamenti anche “per le informazioni fornite dal governo italiano sulle nuove misure e per la loro prevista natura mirata e temporanea”. Sempre la Commissione segnala inoltre che “è importante che le misure di supporto siano regolarmente monitorate per garantire l’uso efficiente delle risorse”. E ribadisce l’orientamento sulla politica di bilancio, che deve rimanere espansiva, a sostegno della ripresa, anche nel corso del 2021.

La guidance fiscale sarà aggiornata in primavera nel quadro della valutazione dei Programmi di Stabilità e Convergenza. Spetterà ora al nuovo ministro dell’Economia, e al presidente Draghi, completare il Recovery plan seguendo le indicazioni e le precisazioni per poterlo far approvare dall’Ue e far arrivare all’Italia i 209 miliardi utili alla ripartenza e alla programmazione del futuro del nostro Paese.

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