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A 104 anni Ada guarisce dal coronavirus: la commozione dei medici di Biella

Tante storie belle, in mezzo alla disperazione di un’Italia ancora in ginocchio per colpa del coronavirus. E che vede negli anziani la categoria più a rischio in caso di contagio. Non ditelo, però, alla signora Ada, che all’età di 104 anni è riuscita a sconfiggere la pericolosa malattia e guarire. L’anziana, ospite della Residenza Maria Grazia di Lessona, a Biella, che fa capo alla Fondazione Cerino Zegna, è risultata positiva insieme con altri ospiti della struttura alcuni dei quali purtroppo non ce l’hanno fatta.

La storia di Ada è stata raccontata dalla dottoressa Carla Furno Marchese che l’ha seguita in tutto il suo percorso all’interno della casa di riposo e che con gioia ha condiviso una notizia di speranza in un momento così difficile: “Classe 1916, Ada Zanusso è originaria del Veneto ma poco dopo essersi sposata si è trasferita con la famiglia in Piemonte alla ricerca di una maggiore stabilità lavorativa ed economica: e così è giunta a Biella dove si è stabilizzata con i quattro figli che nel frattempo hanno trovato lavoro e hanno messo su famiglia”.“Una vita piena non senza qualche dolore la sua che l’ha portata qualche anno fa a scegliere di trasferirsi nella struttura poco lontana da casa a Lessona dopo la rottura di un femore: è una donna mite e ha un bel carattere Ada e per questo nella Residenza Maria Grazie le vogliono tutti bene”. Poi a inizio marzo i primi pazienti hanno iniziato a stare male e qualcuno purtroppo non ce l’ha fatta, anche l’anziana donna ha iniziato a mostrare i primi sintomi del coronavirus e per questo è stata presa in cura proprio dalla dottoressa Furno Marchese che l’ha seguita in tutto questo tempo quando i figli non potevano andare a trovare la madre a causa delle misure restrittive”.“Il 17 marzo il tampone ha confermato la positività al virus insieme a quella di altri 11 ospiti della struttura, ma per fortuna le condizioni di Ada erano già in netto miglioramento. Ora si alza già dal letto e si mette sulla sedia. E non ha perso nulla della sua lucidità e della sua intelligenza – ha concluso la dottoressa – la sua guarigione è una grande gioia e una ricompensa per tutti coloro che l’hanno accudita in questi giorni difficili”.

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