
Il mondo della medicina oculistica piange la perdita del professor Pietro Rosetta, scomparso all’età di 61 anni. Rinomato medico chirurgo e specialista in oftalmologia, Rosetta era il responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica presso Humanitas San Pio X e una figura di rilievo nel campo della chirurgia corneale e dei trapianti.
La sua carriera si è sviluppata a partire dalla formazione presso la Clinica Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove ha contribuito, fino al 1996, all’avanzamento della chirurgia dei trapianti corneali. La sua dedizione alla ricerca e alla pratica clinica lo ha reso un punto di riferimento nel settore.

Il professor Rosetta era membro attivo di numerose società scientifiche nazionali e internazionali, tra cui l’American Academy of Ophthalmology, la European Society of Cataract and Refractive Surgery, la Société Ophtalmologique Française e la Società Oftalmologica Italiana, a testimonianza del suo prestigio in ambito globale.
Oltre alla sua attività clinica, Rosetta collaborava con il Corriere della Sera come autore di un forum dedicato all’oculistica, spazio di divulgazione e confronto sui temi della salute visiva molto seguito dal pubblico.
Nel 1990 il professor Rosetta è stato insignito del premio AIDO per il suo impegno nel campo della donazione e prelievo di cornee, un riconoscimento che sottolinea la sua dedizione non solo alla scienza ma anche ai valori umani legati alla medicina.
Tra il 1990 e il 1992 ha lavorato presso la Fondazione Oftalmologica A. de Rothschild di Parigi, sotto la direzione della professoressa Danièle Aron Rosa, inventrice dello YAG laser in oftalmologia. Durante questo periodo ha ottenuto il titolo di assistente straniero in Oftalmologia presso l’Università Paris VII.
Dal 1997 al 2019, Rosetta ha operato all’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, dove ha diretto il Servizio di Patologia Corneale e dei Trapianti nel Centro Oculistico guidato dal professor Paolo Vinciguerra. Qui ha promosso tecniche chirurgiche innovative e all’avanguardia.
Autore di numerosi lavori scientifici pubblicati a livello internazionale, si è specializzato nel cross-linking corneale, terapia chirurgica all’avanguardia per il trattamento del cheratocono e delle infezioni corneali, diventando uno dei principali promotori di questa tecnica in Italia.
Le sue competenze abbracciavano diverse aree, dalla chirurgia corneale e dei trapianti fino alla chirurgia della cataratta e refrattiva, lasciando un’impronta indelebile sia nella comunità scientifica sia tra i pazienti che ha assistito con professionalità e umanità.