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Addio giovanissimo, sport italiano in lutto

Livorno è un porto di tristezza, colpita nuovamente da una tragedia stradale che ha portato via un altro dei suoi giovani promettenti calciatori. Solo un mese e mezzo dopo la perdita del 18enne Anwar Megbli, la città è di nuovo in lutto per la morte del ventenne Lorenzo Filippi.

L’incidente è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì 17 luglio in via Pendola. Filippi stava tornando da una serata trascorsa con gli amici quando il suo scooter è entrato in collisione con un’auto proveniente in direzione opposta. Con lui c’era un amico 18enne, che è stato portato d’urgenza in ospedale. Sebbene le sue condizioni fossero critiche dopo l’intervento chirurgico, non sembra essere in pericolo di vita.

Lorenzo Filippi, purtroppo, non è riuscito a sopravvivere all’impatto devastante. La notizia della sua morte ha lasciato amici e familiari in uno stato di shock e incredulità.

Filippi era un giocatore apprezzato del Massa Valpiana, ma aveva legami profondi con la Pro Livorno Sorgenti, il club dove sia suo padre Sandro che suo fratello Francesco avevano giocato. La famiglia Filippi è una presenza costante nel club, con la madre Dunia, insegnante di educazione fisica, e il nonno Mauro Bartoli, dirigente da una vita, che sono considerati pilastri della comunità.

Pietro Caruso, presidente della Pro Livorno Sorgenti, ha espresso il suo sgomento per la notizia: “Non ho parole, sono qui dal 2004 e praticamente ho visto Lorenzo fin da bambino crescere insieme a noi. Tutta la sua famiglia, meravigliosa, è di casa. Oggi abbiamo perso un figlio, un nipote”.

La comunità calcistica locale è in lacrime per questa ennesima tragedia, la quinta in soli nove anni che ha visto giovani calciatori o ex calciatori perdere la vita in incidenti stradali. Oltre a Lorenzo Filippi e Anwar Megbli, la Pro Livorno Sorgenti ha dovuto dire addio a Simone Brilli nel 2014, Jacopo Pieri nel 2017 e Nicola Fiorenzani nel 2019.

In un periodo di tali perdite devastanti, la città di Livorno e la sua comunità calcistica devono affrontare un lutto eccessivo. L’eco delle risate dei giovani calciatori sulla strada della vita risuona ora solo come un ricordo lontano, mentre la città cerca di far fronte a queste perdite e di capire come fermare questa terribile sequenza di tragedie stradali.