
Stava facendo jogging, come ogni mattina, lungo il sentiero ciclo-pedonale di San Mauro Pascoli, Forlì-Cesena. Un percorso tranquillo, immerso nella vegetazione, dove nulla lasciava immaginare ciò che sarebbe accaduto. Poi, all’improvviso, l’agguato: un uomo nascosto tra gli arbusti è sbucato alle sue spalle e le ha cambiato la vita in pochi secondi.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la ragazza è stata immobilizzata e trascinata con forza in una zona appartata. Lì, lontano dalla vista di chiunque, si è consumata la violenza. Un’aggressione brutale, durata il tempo necessario perché l’uomo potesse poi fuggire sperando di far perdere le sue tracce.
La fuga, la chiamata al 112 e la caccia all’uomo
Sotto shock ma lucida, la vittima è riuscita a chiamare i carabinieri subito dopo l’accaduto. La sua descrizione dettagliata dell’aggressore ha permesso alle pattuglie — supportate anche da un elicottero — di iniziare le ricerche nell’area circostante, setacciando campi e capanni.
È proprio in uno di questi rifugi che gli agenti hanno individuato il presunto responsabile: un 26enne originario del Gambia, con una ferita alla mano compatibile con la resistenza opposta dalla giovane durante l’aggressione.
Le indagini hanno fatto emergere un ulteriore elemento inquietante: il 26enne sarebbe ritenuto responsabile anche di palpeggiamenti ai danni di un’altra donna, che aveva denunciato l’episodio nei giorni precedenti.
Su disposizione del sostituto procuratore di Forlì, l’uomo è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale aggravata e lesioni personali, e trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
Intanto la comunità di San Mauro Pascoli resta sconvolta dall’accaduto, mentre gli investigatori continuano a ricostruire ogni dettaglio di una mattinata che avrebbe potuto trasformarsi in un’ennesima tragedia.