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Garlasco, Alberto Stasi, sta succedendo in questi minuti: la decisione

Oggi potrebbe rappresentare un punto di svolta nel caso di Alberto Stasi, l’ex studente condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. La Corte di Cassazione è infatti chiamata a decidere sul ricorso della Procura generale di Milano contro la concessione della semilibertà a Stasi. Il ricorso si concentra principalmente su un’intervista televisiva concessa durante un permesso premio a Stasi, trasmessa dal programma Le Iene. Secondo l’accusa, tale intervista avrebbe violato le condizioni del permesso, destinato al ricongiungimento familiare. La difesa invece afferma che le autorità penitenziarie fossero al corrente della presenza del giornalista, non ravvisando irregolarità.

Concessione della Semilibertà: Il Conflitto Giudiziario

Lo scorso 9 aprile, il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva approvato la richiesta di misura alternativa avanzata dai legali di Stasi, consentendo maggiore libertà rispetto ai permessi lavorativi standard. La sentenza è stata subito contestata dalla procuratrice generale Francesca Nanni, che ha evidenziato presunti “vizi di legittimità” legati all’intervista concessa a fine marzo. Durante il colloquio, Stasi ha espresso la speranza che emerga la verità sulla sua innocenza. A smentire le accuse della procura, l’ex direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, ha dichiarato che “non si sono rilevate infrazioni” alle prescrizioni del permesso.

Il Verdetto della Cassazione

L’udienza odierna avviene in forma cartolare, basandosi esclusivamente sui documenti presentati. I giudici della Cassazione potranno:

  • Confermare la semilibertà, mantenendo la decisione del Tribunale di Milano;
  • o accettare il ricorso della procura, rimandando il caso per una nuova valutazione.

La decisione finale è prevista in serata o entro domani, influenzando non solo la situazione di Stasi ma anche il dibattito su uno dei casi giudiziari più complessi degli ultimi decenni.

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