Vai al contenuto

Alessandro Gassmann disgustato da Roma: “Fa schifo, una città di cui vergognarsi

Stavolta tocca ad Alessandro Gassmann fare la scoperta dell’acqua calda. La città di Roma fa schifo, è sporca, piena di rifiuti, di animali che mangiano resti di cibo, di odori nauseanti e chi più ne ha più ne metta. E non è servito a niente il cambio al vertice del Campidoglio, con Roberto Gualtieri del Pd che ha sostituito sulla poltrona di sindaco Virginia Raggi del M5S. Il popolare attore pubblica un post su Twitter in cui denuncia lo stato di profondo degrado in cui versa la Capitale. E si mette anche a polemizzare con chi lo contesta. Peccato non se ne sia accorto prima.
Leggi anche: 25 aprile, Alessandro Gassmann attacca la Meloni: “Democrazia in sofferenza”

Alessandro Gassmann Roma schifo

Alessandro Gassmann: “Roma fa schifo”

“Ci vuole ancora quanto per capire che questi cestelli nel centro di Roma non sono adatti? Oggi ho camminato parecchio, la città è una discarica come ormai da parecchi anni. Davvero uno schifo. Turisti disgustati, gabbiani sui tavoli e nei vicoli che mangiano resti”. È questo il tweet pubblicato da Alessandro Gassmann che tanto sta facendo discutere. Anche se l’attore non capisce che il vero problema della Capitale non sono certo i cestelli troppo scomodi che il Comune ha promesso di spostare nei cimiteri. Lo schifo è infatti ovunque.

Glielo fa notare anche un utente secondo il quale “i cestini sono sicuramente inadatti. Ma la gente è abbastanza maleducata da rendere la situazione peggiore di quello che potrebbe essere”. Giudizio condivisibile, ma che non coglie il nocciolo della questione. Indipendentemente dalla poca civiltà delle persone, infatti, è proprio il servizio di raccolta rifiuti che non ha mai funzionato a Roma.

Alessandro Gassmann replica anche a lui. “Roma fa schifo, non va bene. – cinguetta ancora l’attore – Questi secchi sono strapieni e il ricambio è insufficiente. Puzza di piscio e guano, cartacce, plastica che svolazza, buche, tombini, completamente tappati…una città di cui vergognarsi”. Una polemica destinata certo a non chiudersi qui.
Leggi anche: Gassmann contro La Russa: “Un figlio gay? Meglio di un padre str***o”