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Anche la Polizia contro Salvini: “Troppi annunci e pochi mezzi”

Ora anche gli agenti di polizia se la prendono con il ministro dell’Interno per i troppi annunci e i pochi fatti concreti. Gli annunciati rinforzi promessi da Matteo Salvini sono rimasti sulla carta. Il Siulp afferma: “Non possono essere le forze dell’ordine a piantonare le piazze”. E il Silp Cgil: “Il ministro mette la divisa, ma gli atti sono davvero pochi”. Perché quei 2200 uomini che Matteo Sahini dice di avere inviato nelle questure italiane si traducano in unità presenti sul territorio a pattugliare le città o a rafforzare gli apparati investigativi ci vorrà non meno di un anno e mezzo, o forse anche due.

Dopo la denuncia del segretario del Pd, nell’intervista di ieri a Repubblica, sulla mancanza di fondi per le forze dell’ordine, oggi sono i sindacati di polizia a parlare. “Qui si va avanti con la politica degli annunci che si nutre della fabbrica della paura”.

“Ora lo fa Salvini alimentando il terrore del diverso per accattivarsi i voti, ma negli ultimi 20 anni è sempre stato così”, denuncia Felice Romano, segretario generale del Siulp, il più rappresentativo sindacato di polizia. “Per questo, nonostante il calo dei reati sia costante da anni nel Paese cresce la percezione di insicurezza”.

“La gente di fronte a fatti come quelli di Napoli o Viterbo ha paura perché vede meno polizia nella strada. E non sarà un caso che aumentino invece i militari. Non dovrebbe essere l’esercito a piantonare le piazze. E poi, diciamolo: ministri dell’Interno, della Giustizia e della Difesa non dovrebbero avere ruoli di partito”.

Il segretario della Siulp, infine, denuncia l’età media troppo avanzata della polizia italiana (46 anni, la più alta in Europa) e la scarsità di mezzi e tecnologie per operare al meglio. Insomma, tirata d’orecchie a Salvini anche da parte della Polizia, stanca degli annunci e desiderosa di fatti concreti per rispondere davvero ai bisogni della cittadinanza.

Zingaretti aveva detto: “L’odio forse fa raccogliere voti, ma l’odio non crea lavoro, non crea sviluppo, non crea benessere, non crea sicurezza”. E vista l’escalation di episodi criminali nelle ultime ore Matteo Savini “almeno un’ora al giorno faccia meno comizi e più il ministro dell’Interno. Siamo a noi a dire che l’Italia pretende sicurezza”.

 

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