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Apple costretta ad adeguarsi alle nuove regole Ue: cosa cambierà d’ora in poi sui nostri iPhone e perché

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Alla fine, per quanto tirato, è arrivato l’ok di Apple nei confronti dell’Unione Europea, che si concretizzerà a partire dal prossimo mese di marzo, e col rilascio del nuovo sistema operativo per iPhone (iOS 17.4). Di fatto, le regole fin qui imposte dalla società americana saranno stravolte: la società di Cupertino ha annunciato il via libera all’arrivo sui suoi dispositivi di Store alternativi, di servizi di pagamento concorrenti ad Apple Pay e altre modifiche dovute all’arrivo, ormai imminente, del nuovo Digital Markets Act voluto fortemente dalla Commissione Ue. La fumata bianca è arrivata nonostante le resistenze di Apple, che aveva sottolineato a lungo come, dal suo punto di vista, le nuove norme approvate da Bruxelles fossero ingiuste.


La decisione è stata di fatto obbligata dall’approvazione del nuovo regolamento europeo sui mercati digitali, il Digital Markets Act, introdotto per combattere le pratiche di mercato sleali e le distorsioni della concorrenza da parte delle Big Tech. Dal giorno dell’entrata in vigore, sono scattati sei mesi di tempo per consentire alle società coinvolte di adeguarsi alle nuove regole. Sei mesi che scadono il prossimo 7 marzo, quando il nuovo regolamento sarà pienamente efficace. In caso di violazioni sono previste multe fino al 20% del fatturato.

Apple ha così deciso di adeguarsi, dopo aver manifestato le proprie rimostranze. Con conseguenze non da poco: il colosso di Cupertino sbloccherà nuove API che consentiranno di sviluppare nuovi servizi di pagamento contactless. In sostanza, dunque, la tecnologia NFC di iPhone non sarà più esclusiva del servizio Apple Pay. Un’opportunità enorme per i player del settore, che tuttavia dovranno confrontarsi con la fidelizzazione degli utenti Apple, solitamente poco inclini ad abbandonare i servizi offerti direttamente dall’azienda e che portano il suo nome. Discorso identico per l’App Store, il negozio di Apple per le applicazioni: sarà possibile avere su iPhone anche negozi differenti su cui scaricare app. Tuttavia, gli sviluppatori dovranno comunque sottoporre le app all’esame di Apple per verificare la presenza di rischi di cybersicurezza e di frodi evidenti.