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Aprire un'attività in tempo di crisi, ecco i business per guadagnare in recessione

L’economia mondiale sta lentamente risalendo la china e rispetto alla crisi che aveva investito il comparto durante la fine dello scorso decennio, la situazione è migliorata di gran lunga. Di certo non è tutto rose e fiori ma sono in molti ad avere riavviato le attività e ad essere pronti a tentare nuove avventure imprenditoriali senza il timore di venire immediatamente fagocitati da un’economia che fatica a sostenersi. Scegliere di aprire un’attività non è comunque una decisione da prendere alla leggera e come sempre bisogna tenere conto di diversi fattori e sopratutto impegnarsi ad analizzare il mercato e tutte le sue sfaccettature. Proprio per questo è fondamentale rendersi conto di come il sistema economico in cui ci si vuole inserire non stia passando il miglior momento in assoluto e proprio per questo bisogna essere abili a capire quale tipo di business avviare all’interno di un’economia in crisi. Non è detto infatti che a causa di questa situazione non si possa avviare qualcosa di proprio, bisogna soltanto analizzare bene la situazione e scegliere qualcosa che possa risultare remunerativo, magari selezionando un determinato settore o un’attività che alla lunga potrebbe rivelarsi vincente. Il discorso torna sempre al punto focale di cui si parla quando si vuole discutere di business, vale a dire avere un’idea imprenditoriale vincente sotto ogni punto di vista. Ora la domanda sorge spontanea, quali sono le attività da aprire in tempo di crisi? Ecco alcune indicazioni su quali business avviare durante la recessione.

PERSONAL SHOPPER ida chiello
Artigianato e riuso: le attività che vincono la crisi

La crisi economica può mettere in ginocchio diverse attività imprenditoriali ma ci sono alcuni settori che se ben studiati possono risultare remunerativi anche quando un sistema economico non è nella migliore delle situazioni. Tra le attività che resistono anche in tempo di crisi c’è sicuramente quella relativa al business del riuso: aprire un negozio dell’usato può essere un’idea vincente, specialmente ora che la moda del vintage ha preso sempre più piede. In questo tipo di negozio si possono trovare occasioni a buon mercato e pezzi a volte unici, che i clienti possono apprezzare ben più di un paio di pantaloni nuovi. Unico aspetto negativo, per così dire, di cui tenere conto è il fatto che parte degli incassi dovrà essere dato ai proprietari degli oggetti venduti. Anche alcune attività di artigianato possono rivelarsi molto remunerative in tempi di crisi. Tra le tante, ricordiamo il calzolaio, un mestiere quasi scomparso, che per anni è stato sostituito dalla grande distribuzione ma che può tornare in auge specialmente nelle grandi città dove molti sono alla ricerca delle vecchie botteghe per far aggiustare i propri oggetti, in questo caso le proprie calzature.

Non si smette mai di tagliarsi i capelli

Un altro tipo di attività che non dovrebbe risentire della crisi è l’Hair Stylist, o più comunemente il parrucchiere. Difficile che si smetta di tagliarsi i capelli e per questo un’attività del genere finirà sempre per essere remunerativa e longeva. Si tratta di un investimento sicuro che porterà profitto e che difficilmente verrà intaccato dalla crisi.
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