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ArchAIDE, l'innovazione tecnologia per chi studia il passato

Il mondo dell’archeologia ha sempre avuto la capacità di affascinare grandi e piccoli. Complice una certa cinematografia che da Indiana Jones a Jurassic Park ha alimentato l’interesse verso epoche ormai lontane, oggi anche la tecnologia si è messa al servizio della ricerca, offrendo un panorama degno dei più lungimiranti film del genere.

Viviamo in un mondo in costante connessione, nel quale la vita è diventata completamente digitale. Abbiamo un’app per tutto, a supporto di ogni singola azione quotidiana.

Così, perché non crearne una che supporta il mondo archeologico? Detto, fatto! Si chiama Archaide, presentata ufficialmente circa un anno e mezzo fa e oggi in pieno sviluppo.

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Il progetto

Il progetto, denominato Archaeological Automatic Interpretation and Documentation of cEramics, è partito dal Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa. e coinvolge oltre 35 tra ricercatori, informatici, progettisti e videomaker di nove università, centri di ricerca pubblici e aziende private di 5 paesi (oltre all’Italia: Germania, Israele, Spagna, Regno Unito).

Il progetto comprende lo sviluppo di una vera e propria App, come di quelle che siamo abituati ad usare sui nostri smartphone, e sarà capace di effettuare un riconoscimento automatico dei frammenti ceramici. Questi ultimi rappresentano infatti elementi importantissimi per datare i reperti e comprenderne i contesti storici.

“Archaide è un progetto ambizioso che si rivolge a tutti gli operatori del mondo archeologico, dai liberi professionisti alle ditte archeologiche, dai ricercatori ai curatori museali, ai funzionari pubblici, in un’ottica di collaborazione globale le cui parole chiave sono innovazione, sostenibilità e condivisione”, afferma entusiasta la Professoressa Letizia Gualandi.

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L’obiettivo

ArchAIDE è finanziato dal programma di ricerca e innovazione di Orizzonte 2020 e mira a creare un nuovo sistema per il riconoscimento automatico della ceramica archeologica dagli scavi di tutto il mondo. È iniziato ufficialmente a giugno 2016 e terminerà a maggio 2019.

L’intero progetto  punta tutto sulla nuova app con lo scopo di cambiare le pratiche globali dell’archeologia, grazie alla più recente tecnologia di riconoscimento automatico delle immagini.

Ogni giorno infatti, gli archeologi di tutto il mondo lavorano per scoprire e raccontare storie su oggetti del passato. Per fare bene il proprio lavoro investono molto tempo, sforzi e cospicui finanziamenti per identificare e caratterizzare bene ogni singolo reperto.

La ceramica, infatti è di fondamentale importanza per la comprensione e la datazione dei contesti archeologici e per comprendere le dinamiche della produzione, i flussi commerciali e le interazioni sociali.

Oggi, questa caratterizzazione e classificazione delle ceramiche viene effettuata manualmente, attraverso l’esperienza di specialisti e l’uso di cataloghi analogici conservati in archivi e biblioteche.

L’obiettivo di ArchAIDE è quello di ottimizzare ed economizzare questo processo, rendendo la conoscenza accessibile ovunque gli archeologi stiano lavorando.

selinunte cultura e turismo in siciliaLe funzioni dell’App

ArchAIDE supporterà il lavoro di classificazione e interpretazione degli archeologi sia durante l’analisi sul campo e sia durante l’analisi post-scavo con questa app che si propone come innovativa e fondamentale, progettata per i dispositivi tablet e smartphone, che si appresta a diventare uno strumento essenziale per gli archeologi.
I frammenti ceramici potranno essere fotografati, così le loro caratteristiche saranno catturate ed inviate a una collezione comparativa, che attiva il sistema di riconoscimento automatico degli oggetti. Il fine è quello di dare origine ad una risposta con tutte le informazioni rilevanti collegate e archiviate all’interno di un database che consenta di condividere online ogni nuova scoperta in tempo reale.

ArchAIDE avrà così la capacità di utilizzare la Rete per creare nuove conoscenze, condivise e accessibili a tutti. Il futuro al servizio del passato, un nuovo modo per studiare e condividere il sapere.

L’app è un progetto con base in Italia, ma che viene tuttora testata sul campo e in diversi paesi europei, grazie alla partecipazione diretta di professionisti dell’archeologia, che daranno un feedback sul prodotto prima del rilascio della versione finale, prevista proprio per i primi mesi del 2019. Oramai manca poco, e il progetto continua a regalare risultati eccellenti. Gli obiettivi preposti vanno dalla trasformazione dei cataloghi cartacei in una descrizione digitale, da utilizzare come raccolta comparativa per il processo di ricerca e recupero, alla visualizzazione dei dati in tempo reale, basata sul web per migliorare l’accesso al patrimonio archeologico e generare nuova comprensione fino alla condivisione del patrimonio archeologico grazie a formazione ed educazione archeologica.