Due attacchi nel giro di poche ore alle sedi diplomatiche italiane. Che succede? Alcuni ignoti hanno imbrattato l’edificio del consolato italiano a Barcellona, nella notte tra venerdì e sabato. Nelle stesse ore, è stata data alle fiamme l’auto di un funzionario italiano in servizio a Berlino. Si cerca di capire se gli eventi sono correlati all’attentao a Susanna Schlein all’ambasciata di Atene, poi rivendicato dagli anarchici legati ad Alfredo Cospito.
L’assalto alla sedi diplomatiche di Barcellona e Berlino
Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha diffuso un comunicato in cui si dà notizia che “nella serata di ieri, ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona”. Gli assaltatori hanno imbrattato una parete dell’ingresso dell’edificio.
Ancora, “nella giornata di ieri, a Berlino, è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia”. Aggiungono dalla Farnesina: “le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone”.
Attacchi alle ambasciate italiane, il messaggio di Giorgia Meloni
Appena appresa la notizia, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inoltrato una dichiarazione. “Ho inviato la mia solidarietà e quella del Governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero“. Il riferimento è all’attentato che ha provocato “l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca”.
E poi una nota della presidente sull’ambasciata in Germania. “A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il Governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”.
Attacchi alle ambasciate italiane, la reazione del ministro Tajani
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha seguito le azioni della presidente Meloni. “Personalmente e immediatamente ho contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere solidarietà”. Aggiunge il ministro: “ho chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi“. Il ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato.