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AstraZeneca, chi rinuncia al vaccino finirà in coda. Il governo pronto a ripartire

Oggi L’Ema (Agenzia europea per i medicinali) darà il verdetto sul vaccino AstraZeneca, dopo lo stop imposto da diversi Stati in seguito a sospetti effetti collaterali. Tutti si aspettano una decisione in senso positivo alla ripresa della vaccinazione con il siero anglo-svedese. Al momento non c’è l’evidenza di una correlazione tra trombosi e vaccinazione, ma non si può nemmeno escludere al 100 per cento un collegamento, dunque si procederà ma con l’aggiunta di un’avvertenza in più nel foglietto illustrativo. Dopo il via libera, l’Italia sarà pronta a riprendere le vaccinazioni con AstraZeneca. Come si organizzerà il nostro Paese? (Continua dopo la foto)

L’intenzione è quella di “riassorbire” il ritardo dovuto alla sospensione. Per riuscirci, facendo i conti anche con le possibili conseguenze psicologiche dello stop (e quindi con una certa diffidenza verso questo vaccino), l’idea è quella di scegliere almeno nei primi giorni la strada di un leggero overbooking, come anticipa il Corriere della Sera. Sarebbe quindi chiamato un numero di persone maggiore rispetto allo dosi disponibili di AstraZeneca, mettendo in conto che una parte di queste persone non si presenterà. (Continua dopo la foto)

Un’altra novità che potrebbe introdurre il governo è che chi rinuncia al vaccino (sia nel caso che non si presenti ad un appuntamento già prenotato, sia nel caso non si prenoti prima della scadenza prevista per la propria categoria) passa in coda e scorre alla fine della lista, e dunque potrebbe essere vaccinato almeno fra tre mesi. (Continua dopo la foto)

Questa consapevolezza potrebbe incentivare le persone a presentarsi all’appuntamento, perché altrimenti rischierebbero di essere vaccinate per ultime. Nonostante i timori, infatti, sono ancora la maggior parte a essere convinti che il vaccino sia l’unica strada possibile per uscire da questo dramma del Covid. E quindi accetteranno di buon grado di ricevere anche AstraZeneca.

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