Vai al contenuto

Aveva rinviato le nozze per combattere il coronavirus: morto medico 29 enne

Una storia terribile, l’ennesima arrivata in queste ore drammatiche in cui il mondo continua a tremare di fronte alla paura della diffusione del coronavirus. A perdere la vita a causa della malattia che ha messo in ginocchio la Cina è stato un medico di soli 29 anni di nome Peng Yinhua, contagiato mentre lavorava nell’ospedale dove da tempo prestava assistenza ai malati. I media raccontano di come proprio negli scorsi mesi avrebbe dovuto sposarsi salvo poi ripensarci. 

L’uomo aveva fissato la data delle nozze per il primo febbraio 2020 ma una volta scoppiata l’emergenza aveva scelto coraggiosamente di rinviare tutto per non lasciare il suo posto di lavoro e continuare a prestare assistenza ai suoi concittadini. In prima linea contro il Covid-19, era stato poi contagiato al First Peoplès Hospital del distretto di Jiangxia, a Wuhan. Era stato ricoverato il 25 gennaio e trasferito, cinque giorni dopo, al Wuhan Jinyi dove ha perso la vita dopo aver lottato contro febbre e complicazioni legate alla malattia.Una storia che ancora una volta ha riportato l’attenzione del mondo sulla drammatica epidemia. Due settimane fa era invece morto Li Wenliang, il medico di Wuhan che fu il primo a lanciare l’allarme sul nuovo virus che si stava diffondendo. Lo scorso 30 dicembre, in un gruppo su WeChat, aveva fatto riferimento a 7 pazienti a cui era stato diagnosticato un virus simile alla Sars, invitando tutti alla massima cautela. 
Le 7 persone, tutte collegate al mercato di Wuhan, erano ricoverate in isolamento. Il 34enne Li aveva invitato i propri contatti a prestare attenzione. In poche ore, gli screenshot dei suoi messaggi erano diventati virali e il suo nome era salito alla ribalta. Il medico era stato poi stato accusato dalla polizia locale di diffondere notizie infondate e allarmistiche, prima di essere “riabilitato”. Le polemiche avevano a quel punto travolto il governo, reo di aver taciuto la reale portata del problema.

“Voglio uccidermi”: affetto da nanismo e deriso dai bulli, medita il suicidio a 9 anni