Vai al contenuto

Avvicina un ragazzino in mare e abusa di lui, poi la frase shock: “Ha frainteso, ecco cos’ho fatto veramente”

Un episodio grave e allarmante ha coinvolto un bambino di 12 anni mentre si trovava in mare a Rimini. Secondo le indagini, un uomo avrebbe abusato del minore durante la sua permanenza in acqua, suscitando preoccupazione e dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici frequentati da famiglie e minori.

Il tempestivo intervento dei genitori e del personale di salvataggio ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, evidenziando l’importanza della vigilanza continua anche in ambienti dove si presume una certa sicurezza.

L’episodio a Rimini

L’episodio si è verificato nella zona dello stabilimento 140 a Rimini intorno alle 12.30. Un uomo di 34 anni, originario delle Filippine e residente a Milano, avrebbe avvicinato il bambino mentre faceva il bagno e commesso l’abuso. Il minore è riuscito a fuggire e a chiedere aiuto ai genitori e al bagnino presenti sulla spiaggia.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente: i carabinieri hanno arrestato l’uomo, mentre l’inchiesta affidata al sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha confermato la versione del bambino, assistito da una psicologa forense. La testimonianza del minore è stata ritenuta attendibile e coerente.

La difesa e le accuse

L’uomo, difeso dall’avvocata Ninfa Renzini, ha negato le accuse, sostenendo di aver toccato il minore per errore e che l’episodio sarebbe stato frainteso. Tuttavia, questa versione non ha convinto gli investigatori, considerata anche una frase che l’indagato avrebbe rivolto al bambino in inglese durante l’accaduto.

Il pubblico ministero ha richiesto la custodia cautelare in carcere per il reato di violenza sessuale aggravata su minore di 14 anni. Sarà ora compito del giudice valutare le prove e decidere sulle misure cautelari da adottare.

Sicurezza e prevenzione in spiaggia

Il caso evidenzia l’importanza della vigilanza condivisa nei luoghi pubblici, in particolare sulle spiagge, dove la presenza di minori richiede attenzione costante. Le forze dell’ordine sottolineano la necessità di non abbassare mai la guardia, soprattutto in ambienti affollati dove è più difficile il controllo diretto dei bambini.

Questa vicenda rappresenta un monito per rafforzare la cultura della prevenzione e della protezione dei più vulnerabili, affinché momenti di svago e vacanza non si trasformino in situazioni di rischio e paura.

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure