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BALLU, il pallone robot che si tiene in equilibrio

Recentemente si è svolta, a Cancun – Messico, la 2016 IEEE International Conference on Humanoid Robots. Come è facile intuire la conferenza è incentrata su nuovi modelli di robot umanoidi, particolarmente interessante il robot BALLU.

BALLU, il robot che sta in equilibrio sfidando la gravità

BALLU, acronimo di Buoyancy Assisted Lightweight Legged Unit, è stato ideato dal Dr. Dennis Hong, membro del Robotics & Mechanisms Laboratory – RoMeLa – dell’UCLA.
Uno dei problemi principali della robotica umanoide è quello di progettare robot in grado di imitare la postura e la camminata delle persone, riuscendo a mantenere l’equilibrio nei differenti ambienti.
Lo scopo principale di BALLU è quello di riuscire a stare sempre in equilibrio, sfruttando una metodologia nuova e alquanto particolare. Questo nuovo robot è formato da:

  • un pallone pieno d’elio che rappresenta la parte superiore del robot;
  • un paio di gambe robotiche molto sottili e leggere.

Nel video seguente è possibile vedere all’opera BALLU, il robot:

In pratica BALLU cerca di contrastare la gravità sfruttando le proprietà dell’elio all’interno del pallone; infatti, risultando più leggero dell’aria, tende a salire. Tutta la struttura è stata pensata in modo che la parte superiore non si stacchi dal suolo e rimanga, quindi, appoggiata sulle due gambe robotiche.
Grazie a questa nuova metodologia, BALLU riesce a stare in piedi praticamente galleggiando nell’aria; oltretutto, riesce, tramite le gambe robotiche, a muoversi in superfici piane, a salire le scale e a superare diversi ostacoli. Osservandolo all’opera si può notare che ha un comportamento molto simile a quello degli astronauti in ambienti a gravità ridotta.
Un grosso problema che affligge questo tipo di modello è che non può essere utilizzato in contesti in cui è presente una notevole quantità di vento. Nel caso in cui  soffi un forte vento, BALLU viene praticamente trasportato via senza possibilità di controllo.
L’idea è davvero interessante, anche se questo tipo di struttura non permette di realizzare robot in grado di spostare o alzare oggetti molto pesanti. Il prossimo passo del team di ricerca è quello di realizzare un altro prototipo con le stesse metodologie ma con 4 gambe. Lo scopo principale è quello di proporre un robot finale in grado di agire in situazioni d’emergenza, magari difficilmente affrontabili dall’uomo.