
Un recente sondaggio sulle intenzioni di voto in Italia, condotto da Renato Mannheimer e presentato su La7, evidenzia un significativo incremento nella popolarità di una specifica forza politica. Mentre l’anno politico 2025 volge al termine, i dati offrono un quadro chiaro delle dinamiche attuali tra i partiti, con un particolare focus sulle variazioni percentuali registrate nel corso delle ultime due settimane.
Il sondaggio Mannheimer: risultati e principali variazioni
Nel sondaggio realizzato per il programma PiazzaPulita, Fratelli d’Italia mostra una crescita di +0,4%, raggiungendo il 31,1% delle intenzioni di voto. Questo aumento si distingue come il più consistente tra le forze politiche monitorate. Il Partito Democratico registra un lieve incremento dello 0,1%, attestandosi al 22,2%, ma resta distante dalla prima posizione.
La differenza tra le due principali forze politiche si amplia ulteriormente, consolidando una forbice significativa in vista delle prossime scadenze elettorali e influenzando le strategie di maggioranza e opposizione.

Andamenti delle altre forze politiche
Il sondaggio mostra anche una diminuzione per alcune altre formazioni: il Movimento 5 Stelle perde lo 0,3% scendendo al 12,6%, Forza Italia cala dall’8,7% all’8,2% e la Lega registra un calo dello 0,2% al 7,9%. In controtendenza, Alleanza Verdi e Sinistra Italiana guadagnano lo 0,2%, arrivando al 6,9%, segnalando una crescita modesta ma stabile nell’area progressista.

Tra i partiti minori, Azione scende al 3,2%, Italia Viva sale al 2,5%, +Europa si attesta all’1,4% con una lieve flessione e Noi Moderati cresce all’1,2%.
Implicazioni politiche e prospettive future
Il risultato ottenuto da Fratelli d’Italia come partito in più rapida crescita nelle ultime settimane rappresenta un dato politico rilevante. Questo andamento contrasta con le aspettative del centrosinistra, che dopo le elezioni regionali riteneva più possibile contendere il governo. Attualmente, i numeri indicano una posizione di forza per il partito guidato da Giorgia Meloni, che potrebbe influenzare le dinamiche politiche nei mesi a venire.

Le strategie future di governo e opposizione dovranno necessariamente considerare questo quadro in evoluzione, con particolare attenzione alle variazioni di consenso che potrebbero condizionare le prossime fasi della legislatura.