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“Fuori i terroni!”. Il manifesto choc di Matteo Salvini: cosa c’è (in realtà) dietro quel cartellone

Un manifesto elettorale con la faccia di Matteo Salvini, sorridente, accanto il logo della Lega. E una frase, però, di quelle che non passano decisamente inosservate: “Basta terroni! Fuori dall’Italia!”. Un’immagine inquietante, da far gridare allo scandalo. Reale, visto che il cartellone è stato effettivamente avvistato e fotografato dai cittadini di Torino, allucinati. E allo stesso tempo falsa: il Carroccio, infatti, con quel messaggio non c’entra in realtà nulla. Si tratta piuttosto di una “fake opera” di Andrea Villa, artista che da diversi mesi ha iniziato a far parlare di sé proprio allestendo finte locandine con messaggi ingannevoli per la città, prendendosi così gioco dei politici. I giornali lo avevano definito “Il Bansky di Torino”, paragonandolo al writer inglese considerato tra i maggiori esponenti della street art.

Anche nel caso di Salvini si tratta, ovviamente, di un’operazione dissacrante:  il poster da diversi giorni fa capolino in alcune zone della città, tra cui il centralissimo Corso Vittorio, ed è, come usa lo street artist, sistemato negli spazi comunali. Sembra quindi “vero”, legale, e colpisce in un istante l’attenzione di chi se lo trova davanti mentre sta passeggiando. In molti, osservandolo di sfuggita, possono tranquillamente leggervi un’iniziativa leghista: c’è tanto di data, orario e indirizzo del comizio (via Bologna, il 20 settembre). E di sera il faccione è pure retroilluminato.Il messaggio fa riflettere proprio sull’evoluzione di un partito, la Lega, nata con un fortissimo radicamento territoriale nel nord Italia e poi piano capace,  grazie al nuovo corso di Matteo Salvini, di perdere quella sua connotazione per aprirsi al sud del Paese. Una svolta sulla cui bontà, però, ancora oggi si discute. Le ultime iniziative di Andrea Villa consistono proprio nel proporre fotomontaggi che riportino una realtà senza stravolgimenti o ironie, quasi-verosimile. Ecco perché a quel “Basta terroni!” qualche fan di Salvini della prima ora potrebbe persino aver abboccato.