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Beirut, caos nelle strade: violenti scontri tra manifestanti e polizia

Tensione alta nelle strade di Beirut dopo gli sviluppi delle indagini sull’esplosione che nelle scorse ore ha squarciato la città, provocando almeno 137 morti e 5 mila feriti. L’arresto del direttore del porto Hassan Qureitem, preso in consegna dalla polizia militare dell’esercito libanese dopo essere stato interrogato sotto la supervisione del procuratore che guida le indagini, è arrivato dopo che già 16 impiegati del personale della zona erano finiti in manette.

Col passare delle ore l’esplosione del porto si è trasformata in una protesta sociale fino a diventare un caso politico. Le forze dell’ordine libanesi hanno usato gas lacrimogeni per disperdere decine di manifestanti che protestavano dopo la gigantesca esplosione nel porto di Beirut, un episodio diventato il simbolo dell’incompetenza e corruzione delle autorità locali. I manifestanti hanno vandalizzato alcuni negozi e lanciato pietre all’indirizzo gli agenti nell’area del parlamento.
Alcuni manifestanti sono rimasti feriti durante le azioni della polizia. Nelle prossime ore è prevista una grande manifestazione antigovernativa nel Paese dei Cedri, da anni in preda a una crisi economica senza precedenti. Nel frattempo, i video delle proteste andate in scena a pochi passi dal Parlamento hanno fatto il giro dei social.Nelle immagini si vedono gli agenti in difficoltà fare uso di lacrimogeni contro chi era sceso in strada per denunciare il malgoverno in seguito all’esplosione che ha provocato centinaia di morti e migliaia di feriti. I media parlano anche del lancio di pietre e di danni arrecati ad alcune attività commerciali della zona, mentre i manifestanti denunciano le violenze subite.

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