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Berlusconi al Corriere: “Ritorno alla guida di Forza Italia, aperto a Renzi ma solo nella nostra metà campo”

Berlusconi Forza Italia Marta malattia

Nell’ultima intervista rilasciata a Paola Di Caro per il Corriere della Sera, Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, annuncia il suo ritorno alla guida del partito, dando il via ad una serie di importanti sviluppi politici.

Berlusconi ha elogiato Matteo Renzi per le sue idee, ma ha chiarito che “finché non trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare oltre occasionali convergenze in parlamento”. Questo potrebbe suggerire una possibile alleanza, ma solo se Renzi è disposto a lavorare secondo le condizioni di Forza Italia.
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Nel frattempo, Berlusconi ha anche dichiarato l’intenzione di rinnovare il partito in vista delle elezioni europee. Ha detto, “Con il Pd a sinistra e il tramonto del Terzo Polo, lo spazio al centro si allarga. E Forza Italia lo presidia con coerenza. Perché siamo gli unici davvero liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantisti”.

In merito alla sua recente convalescenza, Berlusconi ha espresso la sua gratitudine verso Marta, che “mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore che ci lega.” Ha inoltre ringraziato i suoi figli, suo fratello e i suoi amici per il loro supporto costante.

Bravi Giorgia e Matteo

Riguardo alle alleanze politiche, Berlusconi ha ribadito che i rapporti nel centrodestra “sono assolutamente eccellenti.” Ha elogiato Giorgia Meloni e Matteo Salvini, descrivendoli come “veri amici” e ha sottolineato che i loro rapporti non sono solo politici, ma anche profondamente personali.

Berlusconi ha poi discusso delle sfide e delle opportunità che attendono l’Italia. Ha sottolineato l’importanza di stabilizzare il taglio del cuneo fiscale per stimolare l’occupazione giovanile, realizzare la riforma fiscale attraverso l’introduzione della flat tax, lavorare per aumentare le pensioni minime fino a 1.000 euro entro la legislatura, e riformare la giustizia.

Tutta colpa della persecuzione giudiziaria

Infine, l’ex premier ha parlato della sua convinzione che il suo partito sia stato penalizzato negli anni passati a causa di ciò che considera una persecuzione giudiziaria infondata. Nonostante ciò, ha espresso ottimismo per il futuro dell’Italia, sottolineando la necessità di risolvere problemi come la povertà diffusa e le difficoltà per i giovani nel costruire un futuro, insieme alla necessità di riformare la giustizia, snellire la burocrazia e modernizzare le infrastrutture. Ha concluso dichiarando che “Dobbiamo insomma rendere il nostro Paese attrattivo per chi lavora e per chi crea lavoro. Per il resto, siamo già il Paese più bello del mondo”.