Vai al contenuto

Biden conferma le accuse a Putin: “Un dittatore, non mi scuso”

Joe Biden nella bufera per aver definito Vladimir Putin un “macellaio” e per aver auspicato un “cambio di regime” a Mosca durante il suo discorso tenuto a Varsavia, in Polonia. Il presidente americano però non cambia rotta nemmeno di fronte alle aspre critiche. Dichiara di non avere nessuna intenzione di scusarsi con Putin e, anzi, rilancia definendolo “dittatore” in un tweet.

Joe Biden

“Non mi scuso, non mi interessa cosa pensa. – Joe Biden non arretra di un millimetro dalle sue accuse a Putin – Visto il suo recente comportamento, la gente dovrebbe capire che lui continuerà a fare ciò che pensa sia necessario, punto. Non è condizionato da nessuno dei suoi consiglieri. Segue solo il suo ritmo e l’idea che possa fare qualcosa di terribile perché io l’ho definito per quello che è. Non credo sia razionale”.

“Stavo esprimendo l’indignazione morale che ho provato nei confronti del modo in cui Putin si sta comportando e delle azioni di quest’uomo”, prosegue Biden che, rispondendo ad una domanda sulla possibilità di un incontro con il presidente russo, taglia corto affermando che “dipende di che cosa vuole parlare”. Poi conferma con decisione che gli Stati Uniti daranno una “risposta significativa” in caso di un eventuale attacco chimico da parte dei russi in Ucraina.

“La Nato non è mai stata così forte come lo è oggi”, conclude l’inquilino della Casa Bianca dicendosi per nulla preoccupato che le sue uscite possano indebolire la Nato e allargare la guerra in Ucraina. E, infatti, a conferma di questa linea dura, Joe Biden pubblica poco dopo un tweet, anche se sul suo profilo personale e non su quello ufficiale della Casa Bianca. “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”, ribadisce Biden.

Potrebbe interessarti anche: Ucraina, Biden accusa Putin: “Criminale di guerra”