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Quirinale: M5S candida Bindi e Finocchiaro, due donne contro Draghi

Manca sempre meno all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il mandato di Sergio Mattarella scade infatti il 3 febbraio del 2022. Sono mesi ormai che le forze politiche discutono a riflettori spenti del nome del suo possibile successore. In pole position sembra esserci sempre Mario Draghi. Ma non è detto che l’attuale presidente del Consiglio riesca a convincere la maggioranza dei grandi elettori. Mattarella ha invece lasciato intendere chiaramente di non essere disposto ad un secondo mandato, se pur a tempo, come fece il suo predecessore Giorgio Napolitano. Spunta allora anche l’ipotesi di una donna al Quirinale. E il M5S starebbe pensando a due nomi che sicuramente faranno storcere la bocca a qualche pentastellato.

Manifestazione del Partito Democratico foto graffitipress – Roma 25 Ott 2008. Il Partito Democratico scende piazza per protestare contro la politica del”attuale Governo. Nella foto Achille Serra Rosy Bindi e Anna Finocchiaro. – Fotografo: graffitipress

Se Mattarella ha già detto di no, e Mario Draghi non è più tanto sicuro dell’elezione, perché allora non pensare ad un nome di una donna per il Quirinale? È quello che si stanno chiedendo diversi organi di stampa e addetti ai lavori da qualche giorno. Tra i nomi femminili più gettonati per occupare la poltrona del Colle spuntano quelli di Emma Bonino, del ministro della Giustizia Marta Cartabia, della senatrice a vita Liliana Segre e delle due ex ministre del Pd Anna Finocchiaro e Rosy Bindi.

Bindi e Finocchiaro possibili candidate al Quirinale

Ed è proprio su questi due nomi che sembra adesso puntare tutte le sue fiches il Movimento 5 Stelle. O almeno, è questa l’indiscrezione riportata dal Fatto Quotidiano. Secondo il giornale diretto da Marco Travaglio, i pentastellati si sarebbero legati al dito la recente esclusione dalla lottizzazione delle nomine dei direttori dei tg Rai. Il leader Giuseppe Conte ha già annunciato il boicottaggio della televisione pubblica da parte degli esponenti del Movimento.

Ma evidentemente questo non basta. Il Fatto parla addirittura di “voglia di pungere il presidente del Consiglio”. Secondo Conte e compagni, non sarebbe più indispensabile l’elezione di Draghi al Quirinale. Un nome che vada bene a tutti lo stesso si potrebbe trovare facilmente. Per questo il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli qualche giorno fa se ne è uscito con la frase: “Vorrei che il prossimo capo dello Stato fosse una donna”. E questa donna potrebbe essere appunto Rosy Bindi o Anna Finocchiaro. Entrambe però provengono dalle file del Pd, non da quelle pentastellate.

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