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“Sfida aperta a Trump”. La discesa in campo del miliardario pronto al duello con il presidente Usa

Non è certo un momento d’oro per Donald Trump, che si trova a fare i conti con delle notizie non troppo piacevoli tanto sul fronte politico quanto su quello giudiziario. Innanzitutto, come riportato dalle testate americane in queste ore, l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, a capo tra l’altro di un impero dei media, ha deciso di sfidare proprio il presidente degli Stati Uniti. Per questo starebbe valutando una discesa in campo alle presidenziali del 2020 nelle fila dei democratici. Bloomberg, 76 anni, ha provato a correre per la Casa Bianca già nel 2008, 2012 e 2016, ma sempre come indipendente. Negli ultimi anni il miliardario magnate dell’informazione ha stanziato ingenti somme in battaglie anti-Trump, come sul clima o contro le armi.

Non c’è però soltanto l’ipotesi di un confronto con Bloomberg a turbare i sonni dell’uomo più potente del mondo: sempre secondo la stampa a stelle e strisce, l’ex responsabile della sua campagna del 2016, Paul Manafort, sarebbe vicinissimo a raggiungere un accordo col procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller. Manafort – secondo fonti citate da media come Abc e Cnn – sarebbe pronto a patteggiare dichiarandosi colpevole. E sarebbe disposto a collaborare alle indagini volte ad appurare se Trump abbia avuto contatti con Mosca, contatti che avrebbero avuto un peso specifico decisivo nella corsa alla Casa Bianca. L’annuncio è atteso nelle prossime ore.Intanto alle primarie dem Andrew Cuomo ha ottenuto il 65,9% dei consensi, secondo le proiezioni del media Usa. L’attrice e attivista Cynthia Nixon non è riuscita a cavalcare l’onda blu progressista che ha visto trionfare soprattutto giovani donne delle minoranza alle primarie del partito democratico. La Miranda di Sex and the City ha avuto la peggio contro il favorito governatore uscente di New York, incoronato dal partito per la corsa alla guida dello Stato.