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Brasile sotto attacco, ecco cosa sta succedendo

Sono ancora, in centinaia, all’interno del Congresso brasiliano è la polizia non è riuscita a sgombrare e a riprendere il controllo dell’edificio governativo.

Sale la tensione in Brasile, dove i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che contestano la vittoria del neo presidente Inacio Lula da Silva, hanno assaltato i palazzi delle massime istituzioni dello stato. Un vero attacco alla democrazia, un’irruzione che ricorda quella di due anni fa al Capitol Hill di Washington da parte dei sostenitori di Donald Trump.

Liberata la Corte suprema, resta occupato il Congresso: in migliaia, nonostante il muro della polizia che ha usato anche i lacrimogeni, hanno sfondato il cordone a Brasilia e hanno assaltato i palazzi. Sono saliti sul tetto e si sono introdotti poi nelle stanza governative.

“I responsabili saranno tutti individuati e giudicati” afferma presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, condannando l’attacco “vandalo e fascista” contro le istituzioni democratiche da parte dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro e ha decretato l’intervento delle forze federali. “Condanniamo gli attacchi di oggi alla Presidenza, al Congresso e alla Corte Suprema del Brasile. Usare la violenza per attaccare le istituzioni democratiche è sempre inaccettabile. Ci uniamo al presidente Lula nel sollecitare la fine immediata di queste azioni” ha scritto, invece su Twitter il segretario di stato americano, Antony Blinken. Parole di condanna anche dalla UE. “Condanna assoluta dell’assalto alle istituzioni democratiche del Brasile. Pieno sostegno al Presidente Lula Da Silva, democraticamente eletto da milioni di brasiliani attraverso elezioni giuste e libere” ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.

Si moltiplicano i commenti di condanna all’accaduto anche in Italia. “Sto seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo in Brasile – commenta il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani -. Ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con grande fermezza. I risultati elettorali vanno sempre e comunque rispettati”.

“Dopo Trump, Bolsonaro: c’è una destra nel mondo che non accetta le regole delle democrazia e i risultati delle elezioni. E questo è molto preoccupante. In Italia sappiamo quali forze politiche hanno guardato con simpatia a questi personaggi ma ora il governo italiano deve prendere le distanze ed esprimere vicinanza e solidarietà al governo legittimamente scelto dal popolo brasiliano. Non si può più scherzare su questi episodi”: è questo il commento di Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione, seguito anche da quello della collega di partito Mara Carfagna, presidente di Azione. “Ancora una volta una destra estremista cerca di fermare con la violenza l’esito di un voto democratico – attacca l’ex ministro -. Le immagini dal Brasile ricordano quelle dell’assalto a Capitol Hill di due anni fa: oggi come allora l’estremismo non vincerà. Riflettano gli amici italiani di Bolsonaro”.

“Con Lula, col popolo brasiliano e con la democrazia” scrive su Twitter il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, a cui si accoda Debora Serracchiani, capogruppo del alla Camera.”Sconvolgenti le immagini dal Brasile – cinguetta anche lei -. Contro i sovranisti che non accettano i risultati elettorali e assaltano i parlamenti, siamo con Lula, siamo con la democrazia! Il governo condanni immediatamente”.

“L’attacco alle Istituzioni da parte dei sostenitori di Bolsonaro è gravissimo: chi crede davvero nella democrazia non può restare in silenzio – scrive anche il leader M5s Giuseppe Conte -. Solidarietà e massima vicinanza al Presidente Lula, al popolo brasiliano”.