Vai al contenuto

Lavrov, Zona Bianca nella bufera: “Rete 4 cassa di risonanza alla propaganda russa”

L’intervista concessa da Sergei Lavrov alla trasmissione di Rete 4, Zona Bianca, sta provocando una bufera politica internazionale. Critiche durissime giungono all’indirizzo del ministro degli Esteri russo anche dalla politica italiana. In particolar modo, sono i parlamentari di Pd e Italia Viva ad essere rimasti scandalizzati dalla libertà senza contraddittorio concessa a Lavrov che si è persino permesso di paragonare le presunte origini ebraiche di Adolf Hitler con quelle del presidente ucraino Zelensky.

Lavrov a Zona Bianca

“‘Buon lavoro, ministro Lavrov’. L’abisso. – twitta sconcertato il segretario Pd Enrico Letta citando il conduttore di Zona Bianca – Ma quel che è più grave è che la vicenda dello spot da propaganda di guerra antiucraina stia passando, con solo pochi scossoni. Siamo così pochi a pensare che non sia possibile, né accettabile? E che sia un’onta per l’Italia intera?”, si domanda polemico. Per l’europarlamentare dem Alessandra Moretti “l’offesa alla memoria della Shoah è imperdonabile. Uno dei primi atti dei russi è stato quello di bombardare il Memoriale ebraico vicino a Kiev dove sono sepolti quasi 34.000 ebrei uccisi dai nazisti. Ieri la memoria è stata offesa con parole intollerabili di cui chiediamo le scuse”.

“Quanto andato in onda ieri sera su Rete4 è uno spettacolo offensivo per una democrazia come la nostra. – scrive in una nota la senatrice renziana Laura Garavini – La rete ha fatto da cassa di risonanza alla propaganda russa lasciando che Lavrov parlasse indisturbato. Negando i crimini che sta compiendo senza che ci fosse alcun contraddittorio. Mentre l’Italia e tutta l’Europa si impegnano per contrastare la disinformazione di Putin, Rete 4 elude questo blocco e ospita chi sta bombardando una popolazione e minacciando il mondo intero come se fosse una persona qualsiasi. È inammissibile. L’auspicio è che tutta la politica sia compatta contro questa deriva pericolosa. Non possiamo lasciare che la nostra informazione diventi strumento per la propaganda antioccidentale”, conclude.

“Il comizio di Lavrov su Mediaset è un’espressione diretta della propaganda russa. – affonda il colpo Ivan Scalfarotto – Nelle nostre televisioni sta accadendo la stessa cosa accaduta con i no vax durante la pandemia. Ora come allora le tv sbagliano a rappresentare realtà e propaganda come avessero la medesima dignità”.

Potrebbe interessarti anche: Lavrov a Zona Bianca: “Zelensky ebreo come Hitler, strage di Bucha una fake”