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Burioni scaricato dal suo ospedale. Una lettera al veleno massacra il virologo

Il gruppo San Donato prendere le distanze da uno dei suoi più noti ricercatori, Roberto Burioni. Una differenza di vedute, evidentemente, perché quello che è uno dei gruppi ospedalieri privati più grandi di Italia, con 2 ospedali in Emilia-Romagna e 19 in Lombardia, di cui tre Irccs (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), ha impostato tutta la sua comunicazione sul tentativo di rassicurare sulla violenza della pandemia in corso. Burioni, invece, continua a sgolarsi per tenere alta la guardia. Per alcuni, però, ormai crea allarmismo. “In merito al tweet postato questo pomeriggio dal professor Roberto Burioni, nel quale si fa riferimento ai pronto soccorso, il Gruppo San Donato e l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano si discostano dal pensiero del professore”, scrivono in una nota ripresa da Repubblica.

E aggiungono: “Le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid”. A precisarlo è una nota datata 10 novembre firmata dall’azienda e dall’ateneo nell’ambito del quale Burioni insegna. La presa di posizione è in riferimento a un post social, in cui il virologo diceva “basta bugie”, facendo riferimento ad “alcuni” esperti che “dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico”.

“Alcuni dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico, e può essere vero. Ma quelle centinaia di persone che finiscono ogni giorno al cimitero a causa di Covid-19, sono spinte dal panico? Basta bugie. Basta bugie. Basta Bugie”, erano state le parole diffuse da Burioni sui social. Parole che, evidentemente, nono affatto piaciute alla sua azienda, che ha voluto addirittura scrivere una lettera per prendere le distanze.

Nella replica dell’azienda e dell’ateneo si legge ancora: “Pur riconoscendo l’autonomia di espressione, il Gruppo San Donato e l’università Vita-Salute San Raffaele lo invitano a considerazioni più rispettose della verità e del lavoro altrui”. Una bordata senza precedenti, un segnale che qualcosa tra Burioni e il San Raffaele si è rotto.

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