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Cala la Lega, risale il Pd. E Conte piace agli italiani due volte più di Salvini

Gli italiani iniziano a rilassare i nervi, iniziando a percepire l’emergenza pandemia come meno pericolosa. Le ultime rilevazioni spiegano infatti che il 39% dei cittadini dello Stivale ritiene che siamo all’apice dell’emergenza, mentre crescono gli ottimisti (21%) che sostengono come ormai il peggio sia fortunatamente alle spalle. Prevale quindi per la prima volta da settimane a questa parte l’opinione di coloro che ritengono opportuno riaprire la maggior parte delle attività lavorative (49%), rispetto a chi è favorevole al mantenimento della chiusura per evitare i contagi (37%). Un quadro che influenza anche gli indici di gradimento dei leader politici.

Stando ai dati emersi dal sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera, il governo e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte continuano infatti a far registrare un altissimo dato di consenso (ad apprezzare il premier in questo momento di difficoltà è addirittura il 66% degli intervistati). Gli orientamenti di voto fanno segnare due cambiamenti di rilievo: la Lega, pur mantenendosi al primo posto con il 25,4%, arretra del 5,7%, scende al di sotto del 30% e ritorna sui valori del maggio 2018. Al contrario il M5S aumenta del 3,3% attestandosi al 18,6%.Subito dietro la Lega c’è però il Partito Democratico con il 21,3% (+0,7%), tornato sui valori dell’estate scorsa, prima della scissione di Renzi. A seguire Fratelli d’Italia con il 14,1% (+1,1%), e Forza Italia con il 7,5% (+0,7%). Il M5S sembra beneficiare dell’immagine positiva del governo e del suo presidente più del Pd. Nel complesso i tre principali partiti del centrodestra perdono il 4,2%, scendono per la prima volta nell’anno al di sotto del 50% (47%), e riducono a soli 2 punti il vantaggio sulle quattro forze della maggioranza (che salgono al 45%), dai quasi 10 di marzo. Anche riguardo al gradimento degli esponenti dei vari partiti, il sondaggio fa registrare cambiamenti di rilievo: il ministro della Salute Speranza aumenta di 4 punti e si colloca al primo posto con un indice pari a 37, di fatto raddoppiando il valore registrato a inizio mandato. Al secondo posto si colloca Giorgia Meloni (35), in flessione di 4 punti, seguita da Franceschini (34), in aumento di due. Salvini fa segnare il calo più vistoso (perde 8 punti), cedendo due posizioni in graduatoria, attestandosi a 31, tallonato da Zingaretti a 30. Poi Di Maio (29) e Bellanova (25), entrambi in crescita di 2 punti, quindi Bonafede a 24, Crimi (22), Berlusconi (21) e Renzi (13).

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