Vai al contenuto

Calenda: “Voglio un governissimo con Berlusconi e Zaia”

Lo hanno detto praticamente in contemporanea. Berlusconi su Il Folgio e Calenda in diretta su La7. I due leader politici sono sempre più vicini e guardano a un futuro insieme. “Io sono per un governo larghissimo, il più largo possibile, anche con Berlusconi e i pezzi più intelligenti della Lega come Zaia. Sarebbe bene che i partiti che in Ue sono alleati governassero insieme l’Italia. Ricordo che Forza Italia e Pd governano insieme in Europa”. Sono queste le parole del leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di “In onda”, su La7. E le sue dichiarazioni, messe insieme a quelle rilasciate da Berlusconi, hanno subito smosso il dibattito politico italiano.

Sul M5S osserva ancora Calenda: “I 5 Stelle sono tante cose. Patuanelli, ad esempio, è una persona che stimo. È una persona seria, con le sue idee, da cui molto spesso sono distante. Nei 5 Stelle ci sono anche persone perbene e intelligenti, tant’è che sono percorsi da molte fratture. Ma attenzione: il problema si pone se i 5 Stelle sono ancora condizionati da Di Battista o dalla retorica ‘No Mes'”. Attacco feroce dell’europarlamentare contro il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, confermato come candidato Pd alle prossime elezioni regionali: “Io considero Emiliano il peggiore esempio del populismo italiano”, ha tuonato.

Poi Calenda aggiunge: “Ho detto sin dall’inizio al Pd che non avrei mai sostenuto Emiliano. Ci ha definito fan dei tumori, al soldo delle lobby, ha fatto ricorso contro tutto. È una persona poco seria. Il Pd ha detto: ‘Me ne frego, sostengo Emiliano’. Stiamo parlando di un signore che è un magistrato mai dimesso e indagato per corruzione. Ma come si può pensare che lo avremmo appoggiato? Abbiamo detto al Pd di scegliere altri nomi. Io l’unità del centrosinistra con Di Maio, Grillo, Casaleggio, la Azzolina, la Catalfo e questo governo non la faccio – continua – perché qui a forza di voler il male minore, stiamo arrivando al male peggiore”.

Conclude Calenda: “A quel punto, l’alternativa rispetto a Emiliano, cioè un populista per me della peggiore specie, e a Fitto, cioè uno che ha governato già la Puglia e che oggi è di Fratelli d’Italia, era Scalfarotto, che è stato mio viceministro al Mise. Con lui ho litigato dal punto di vista politico, perché io con Italia Viva non ci farò niente. Ma è una persona che ha lavorato molto seriamente come viceministro”.

 

Ti potrebbe interessare anche: Salvini, altro attacco alla Lucarelli: “Sfrutta il figlio per fare politica”