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La presidente del Senato Casellati rinnova lo staff: tutte le nomine

Nel bel mezzo del subbuglio della manovra economica, la presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha deciso di darsi ai grandi cambiamenti nel suo staff. A sette mesi dal suo insediamento, scanditi da un non sempre idilliaco rapporto con l’amministrazione del Palazzo (a cominciare dalla segretaria generale Elisabetta Serafin), la Casellati ha nominato un nuovo portavoce. Al posto di Massimo Perrino arriva Antonio Bettanini, genovese, 71 anni, esperto uomo di comunicazione, per anni a fianco di Franco Frattini, sia in Europa che al ministero degli Esteri dopo aver lavorato con Claudio Martelli quando era minstro guardasigilli.

Rinforzato anche l’ufficio stampa: ad ottobre, ad affiancare lo stesso Perrino e Antonella Iovine, ci sarà Francesco Condoluci che proprio questo mese ha firmato una lunga intervista alla Presidente sul numero di settembre di Economy , il mensile di cui è caporedattore. Una piccola rivoluzione suggerita da Francesco Nitto Palma, l’ex ministro della giustizia ed ex senatore di Forza Italia, che da consigliere giuridico della Casellati pochi giorni fa ne è diventato capo di gabinetto.

A completare lo staff, si attende l’arrivo di un altro big: il deputato forzista Valentino Valentini, già consigliere per gli affari esteri di Silvio Berlusconi, che dovrebbe diventare consigliere diplomatico della Casellati. Sono però in corso verifiche sull’eventuale incompatibilità con il suo ruolo di deputato. Insomma, la Casellati sembra voler rafforzare la sua posizione e circondarsi di uomini fidati. Intanto promette anche di ridurre i costi di Palazzo Madama.

La ricetta della presidente del Senato passa attraverso “una logica meritocratica e di responsabilità”. Un esempio? “Ho già proposto un meccanismo ancor più stringente tra trattamento economico dei parlamentari e loro presenza e produttività. A partire da una reale penalizzazione per ogni assenza in Aula o in commissione. Chi si assenta, chi non lavora deve guadagnare di meno”, spiega Casellati alla rivista Economy.

La terza carica dello Stato spiega che “l’organo deputato a decidere è il Consiglio di presidenza del Senato. In questa fase stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso, anche per capire come potrebbero essere calibrate le nuove misure e quali saranno nel concreto i risparmi. La mia proposta – assicura – la condividerò, come è giusto che sia, con tutti i senatori”. La presidente del Senato ribadisce che “la questione del contenimento dei costi non è nuova. Non attiene solo alla maggioranza e non riguarda solo i vitalizi. Il tema centrale – sottolinea Casellati – piuttosto è individuare e quindi eliminare eventuali situazioni di privilegio”.

“Sui vitalizi – prosegue – ad esempio mi domando: avrebbe senso tagliarli con un provvedimento che poi magari dopo pochi mesi dovesse essere bocciato nei vari ricorsi che già sono stati annunciati? Io non credo. La Camera ha deliberato autonomamente e la nuova disciplina entrerà in vigore nel 2019. Anche in Senato rispetteremo la stessa tempistica dopo però aver valutato con attenzione sia il metodo sia il merito della questione, così come deciso dal Consiglio di presidenza”.

 

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