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In Campania manca l’ossigeno, i sub donano le loro bombole ai malati Covid

La solidarietà deve essere sempre al primo posto, soprattutto nei momenti di maggior bisogno. E in una terra come la Campania, dove l’aiutarsi e l’inventiva sono elementi culturali, ecco che arriva una notizia che ha davvero sorpreso e commosso tutti. Dato che a causa dell’emergenza Covid mancano le bombole di ossigeno, i sub hanno deciso di mobilitarsi per dare una mano a chi ne ha bisogno. Il Centro Sub Campi Flegrei di Pozzuoli ha infatti organizzato la raccolta delle proprie bombole per la donazione ai malati di Covid curati in casa. L’allarme della carenza dei fusti, lanciato da Federfarma, ha mobilitato anche altri soggetti, come la Capitaneria di porto di Napoli, che ha offerto alla Croce rossa cittadina “bombole per chi ha realmente bisogno”.

“Appello ai colleghi dei diving, – si legge in un post pubblicato su Facebook qualche giorno fa e da cui è partito tutto – La pandemia ha causato una forte carenza di bombole di ossigeno. In Campania potete consegnare le vostre alle Capitanerie di Porto. In questi giorni erano tantissime le telefonate ricevute al diving di persone disperate che ci chiedevano come fare. Oggi abbiamo consegnato le nostre alla Capitaneria di porto di zona. #centrosubcampiflegrei #insiemecelafaremo”, scrivevano sulla pagina social del Centro Sub Campi Flegrei. E subito tutti si sono mobilitati.

Per i pazienti Covid che vengono curati a domicilio, l’ossigeno, infatti, è un farmaco cruciale. Ma la carenza di bombole, normalmente dispensate dalle farmacie, si è fatta sentire pesantemente nelle ultime settimane. Specie in alcune regioni, come ha messo in evidenza il monitoraggio di Federfarma. “La scorsa settimana la situazione da noi è stata drammatica”, racconta il presidente di Federfarma Campania Nicola Stabile.

“La Regione è intervenuta mettendo a disposizione della collettività tutte le tipologie di bombole in commercio. Oggi siamo ancora in situazione critica, ma meno difficile di sette giorni fa”. Anche grazie, appunto, alla solidarietà e alle iniziative “dal basso” che sono sempre una risorsa fondamentale.

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