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Il Movimento agli esterni: l’idea di Di Maio per le europee che fa infuriare i Cinque Stelle (e non solo)

Un’idea non ancora definitiva, al vaglio del Movimento. E che però sta già scatenando polemiche a non finire tra le fila dei grillini. Un pensiero partorito da Luigi Di Maio, che per primo ha avanzato l’ipotesi, in vista delle prossime elezioni europee, di candidature esterne. Nella riunione con gli eurodeputati, il leader dei Cinque Stelle ha parlato di un’idea utile a “pescare voti anche al di fuori del solito bacino”. Presentando i nomi di professori e professionisti provenienti dalla società civile.

La proposta non piace, però, tra le fila del Movimento. Anche perché queste candidature sarebbero sottratte alla selezione del web, finendo direttamente inserite nelle liste. Irritando non poco i grillini uscenti, tutti decisi a ricandidarsi e già in clima da campagna elettorale, pronti a dare di nuovo battaglia per riguadagnarsi il posto.Non si tratterebbe di una vera e propria novità, considerando che già alle ultime politiche in alcuni collegi uninominali Di Maio e Casaleggio avevano scelto di candidare degli esterni. Prendendo anche qualche granchio, con annesse polemiche. Ma tracciando un solco dentro il quale vorrebbe ora muoversi ancora il numero uno dei Cinque Stelle.I nomi? Per ora niente di definitivo, soltanto suggestioni. Tra queste, quell’Alfonso Pecorario Scanio che è in ottimi rapporti con il Movimento, anche se già in passato l’idea di un suo eventuale passo avanti era stata smentita con decisione. Urge però riflettere in fretta: perché Salvini la sua candidatura l’ha già annunciata. E il Movimento non vuole perdere ulteriore terreno nei confronti di una Lega più forte che mai.

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