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“Drogato, drogato!”, l’assurdo show di La Russa in aula. Se la prende con senatore M5S

In aula al Senato è scoppiata l’ennesima bagarre dopo lo stop alla cannabis light. All’annuncio della presidente Casellati è partito l’applauso delle opposizioni, insieme alle proteste della maggioranza. Il senatore M5S Alberto Airola ha ribattuto che si tratta di una decisione “tecnica ma con una forte influenza politica”. Mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, ha “ringraziato tecnicamente il presidente del Senato a nome delle Comunità terapeutiche e delle famiglie italiane per avere evitato la vergogna dello Stato spacciatore” nella manovra. La discussione è poi degenerata quando ha preso la parola il senatore dem Marcucci interrotto dal grido “Drogato, drogato!”, proveniente dal senatore di Fratelli D’Italia Ignazio La Russa e rivolto ai banchi dei 5 stelle promotori della norma.

Stop dunque alla norma che dava il via libera alla cannanis light. Il provvedimento, a firma del senatore cinquestelle Matteo Mantero e approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio – è stato stralciato dal maxiemendamento presentato dal governo alla legge di bilancio perché giudicato “inammissibile” dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati per “estraneità di materia”. A chiedere il vaglio dell’ammissibilità è stata la Lega, che ha dichiarato battaglia alla norma assieme a Fdi. La misura prevedeva che la canapa industriale con un contenuto di Thc non superiore allo 0,5% non venisse più considerata come una sostanza stupefacente.

La scelta della presidenza del Senato scatena in aula la protesta dei Cinquestelle. Mantero attacca: “Questo emendamento, è bene precisare, non riguarda la droga ma va ad incidere sugli agricoltori”. Il suo collega Alberto Airola accusa la presidente Casellati di aver attuato una “decisione politica”. Casellati replica spiegando che la sua è stata solo una “scelta tecnica”. Lo stop alla canapa viene criticato anche da Riccardo Magi di + Europa e da altri 100 parlamentari dell’intergruppo per la legalizzazione della cannabis.

Stralciati dalla manovra anche altri provvedimenti. Innanzitutto la tobin tax (che introduceva un’aliquota dello 0,04% su alcuni tipi di transazione finanziarie online) e lo slittamento da luglio 2020 al primo gennaio 2022 della fine del mercato tutelato per l’energia. Inoltre la presidenza del Senato ha giudicato inammissibile anche le norme in materia di commissari straordinari, sul personale delle province, sulle modifiche al decreto Sblocca Italia, su modifiche alla legge delle concorrenza, di giustizia amministrativa, sulla magistratura contabile, cambiale digitale, educazione civica, banche di credito cooperativo, informatizzazione Inail, agenda digitale della Pa, misure per l’innovazione e sull’organizzazione del ministero della Giustizia.

 

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