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Carfagna, altro che inciuci: “Con Renzi non prenderei nemmeno un caffè”

“Svegliamoci, ricominciamo a fare politica, smettiamo di regalare gli elettori agli altri”. Queste le parole d’ordine pronunciate da Mara Carfagna durante l’ormai celebre cena con alcuni esponenti di Forza Italia a lei vicina, un incontro che aveva fatto scattare sospetti di possibili scissioni all’orizzonte, all’insaputa di Berlusconi. “Ho sentito il presidente prima e dopo – chiarisce invece la diretta interessata a La Stampa, intervistata da Ugo Magri – Ha ben colto lo spirito dell’ iniziativa. Che non era una congiura carbonara”.

All’orizzonte non c’è nemmeno l’ipotesi di un’alleanza con Renzi, fresco di strappo dal Partito Democratico: “Per noi è un competitor che tenta di indebolirci, prova ne è la senatrice di Forza Italia appena passata da lui. Una cena? Macché, con lui non prenderei nemmeno un caffè. Abbiamo buoni rapporti con tutti ma inciuci con nessuno”.La Carfagna ha poi preso le distanze dall’iniziativa della Lega di presentare un referendum per la legge elettorale: “Prendere da soli un’iniziativa del genere e pretendere che Forza Italia aderisca a cose fatte è stato un errore. Serve un patto di consultazione preventiva, le decisioni di questo peso vanno condivise. Nel centrodestra che io conosco e che ha governato il Paese, non ha mai funzionato così. Certo Berlusconi non si comportava in questo modo con la Lega”.In piazza con Salvini? Forse. “Ma a una condizione: che non siano benvenute né Forza Nuova né Casapound. O si guarda al centrodestra oppure si strizza l’occhio all’ estremismo. Bisogna scegliere da che parte stare”. Per il futuro, invece, “servirà una vera riforma fiscale che rilanci il Nord, una grande battaglia europea per fare del Mezzogiorno una “no-tax” area, un’azione seria per alzare stipendi e salari fermi da vent’anni”.

Forza Italia e le sirene moderate: Carfagna convoca i suoi. Berlusconi trema