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C’è l’accordo, Cinque Stelle e Pd abbracciano insieme il Conte bis

“Credo che siamo sulla strada giusta. Avevamo chiesto che si partisse su idee e contenuti e stasera continueremo ad approfondire, sono ottimista: è partito il confronto per dare al Paese un governo di svolta”. Con queste premesse sono iniziate in queste ore le trattative tra Pd e Cinque Stelle per dar vita al governo giallorosso. Parole di Luigi Di Maio, che si è mostrato pronto a tendere la mano all’alleato dem. L’accordo sembra ormai in dirittura d’arrivo.

Le trattative tra i due partiti procedono spedite. Con un Giuseppe Conte pronto a bissare l’incarico di premier ma allo stesso impegnato come non mai affinché tutti i tasselli vadano al loro posto. Perché se sul ruolo di presidente del Consiglio c’è ormai accordo totale tra i due partiti, con Zingaretti che ha fatto un passo indietro accettando la scelta difesa a tutti i costi da Di Maio, è sul fronte ministri che continuano le distanze tra le due galassie.Di Maio ha fatto richieste precise al Pd, rivendicando per il Movimento Cinque Stelle ruoli chiave come commissario Ue, ministro dell’Interno e vicepresidenza del Consiglio. Troppo, per Zingaretti, che al momento non si è detto disposto ad accettare. Un ruolo chiave nello sbrogliare la matassa spetta allora proprio a Conte, che si è subito rimboccato le maniche iniziando il processo di lenta ma efficace mediazione.In ogni caso, la sensazione (fortissima) è che ormai niente può più arrestare il processo di formazione del governo. Zingaretti e Di Maio lavorano sodo per limare gli ultimi dettagli, prima di comunicare al Presidente della Repubblica Mattarella il buon esito della trattativa. Al via un governo politico con un programma condiviso e con “autorevoli esponenti” del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

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