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Centrali nucleari, la maggioranza tenta il blitz notturno ma l’opposizione va su tutte le furie

“Impianti energetici”: il governo ci prova ma le opposizioni vanno su tutte le furie. E in commissione Bilancio scoppia la bagarre. E’ quanto riportato oggi da Repubblica, che racconta la riunione di ieri sera, “in notturno”.

Centrali nucleari, il blitz della maggioranza in notturno

Il quotidiano scrive che il blitz della maggioranza scatta alle dieci di sera, quando la commissione Bilancio della Camera si riunisce per votare gli emendamenti al decreto Sud.

Il provvedimento è infatti alle battute finali: deve essere pronto per l’aula entro venerdì pomeriggio, quando è stata calendarizzata la discussione generale. Poi lunedì il voto di fiducia. Ecco allora il blitz, contenuto in un emendamento dei relatori Ylenja Lucaselli (Fratelli d’Italia), Mauro D’Attis (Forza Italia) e Francesco Saverio Romano (Noi Moderati). Tre parole, in una riga e mezza di testo: “e impianti energetici”. Ma cosa significa? “Può significare tutto”, spiega Claudio Stefanazzi, deputato Pd, a Repubblica. “Rigassificatori, per esempio. Ma anche impianti nucleari”. Da collocare, sottolinea Repubblica, dentro il perimetro dell’articolo 233 del Codice militare che comprende le opere che possono essere realizzate dal ministero della Difesa senza autorizzazioni o vincoli, sfruttando una via preferenziale contenuta nel Codice degli appalti.

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Un’eccezione, tutt’altro che una regola. Già estesa, sempre con il decreto Sud, ricomprendendo altre opere, come quelle “di protezione ambientale”. Oppure come i tanto cari al governo Cpr, i Centri per il rimpatrio, si cui si fonda il nuovo corso sulle politiche delle migrazioni, che si potranno realizzare appunto senza autorizzazioni e nel massimo del silenzio.

Quelle due paroline, “impianti energetici”, insomma, cambiano tutte le carte in tavola e, appena l’emendamento viene distribuito ai deputati, in commissione scoppia la bagarre. Protestano le opposizioni, compatte. Pd, M5s e AvS bloccano i lavori. La sottosegretaria al ministero dell’Economia Lucia Albano, che rappresenta il governo, non dà spiegazioni.

“La vergogna ed il pericolo risiede nel fatto che con questo emendamento si consente l’autorizzazione e la costruzione di impianti energetici di qualunque genere, dai rigassificatori alle centrali nucleari in qualsiasi luogo d’Italia. E tutto ciò si può autorizzare senza alcun controllo di compatibilità ed essendo sottoposti a segreto militare”, denuncia il deputato dem Ubaldo Pagano, come riporta Repubblica.

I lavori vengono sospesi e riprendono dopo oltre mezz’ora, ma a quel punto è chiaro che il decreto Sud rischia di restare impantanato in commissione perché le opposizioni sono pronte all’ostruzionismo e spetta a uno dei relatori alzare bandiera bianca. Per il momento.