Doveva essere un momento di ritrovata unione dopo tante beghe che avevano finito per incrinare i rapporti all’interno della coalizione. E invece la manifestazione in programma per il 2 giugno rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione per dividere il centrodestra, con i leader dei tre partiti organizzatori già alle prese con le reciproche incomprensioni. Giorgia Meloni sta cercando di intestarsi l’evento più di altri, provvedendo anche all’organizzazione: il sogno della leader di Fratelli d’Italia, spalleggiata da La Russa, è quello di riunire 3 mila persone al Circo Massimo, come fatto trapelare in queste ore da alcuni esponenti del partito. Un’idea che però non convince gli altri.
Secondo Repubblica, Berlusconi e Tajani non vogliono rischi: un evento puramente simbolico, con in strada soltanto i parlamentari e al massimo alcuni rappresentanti di categoria a gridare la propria rabbia. Inutile andare oltre, ogni passo falso potrebbe essere pagato a prezzo altissimo. Salvini, però, è più vicino alla linea nera che a quella azzurra, convinto che forzare la mano sia l’unico modo per non far parlare di “flop”. Al momento, un’intesa ancora non c’è e i possibili scenari si susseguono uno dopo l’altro.
Ma se Salvini e la Meloni sono d’accordo sul 2 giugno, i contrasti tra i due sono invece fortissimi sul fronte Regionali, e in particolar modo su quella Puglia che ha visto la Lega presentare la candidatura di Nuccio Altieri, in rotta con Raffaele Fitto che è invece in corsa per FdI. Dovesse votarsi davvero il prossimo 13 settembre, come ipotizzato da Palazzo Chigi in queste ore, tra i due partiti sovranisti potrebbe scoppiare una vera e propria guerra intestina. I sondaggi, d’altronde, a livello nazionale non sono rassicuranti per nessuno e il nervosismo cresce giorno dopo giorno.Salvini, spaventato, scrive a Mattarella: “Chiedo di avere un processo giusto a Catania”