Un’impresa che fino a qualche anno fa sarebbe sembrata impossibile, quasi una bestemmia. E che invece ora appare più concreta che mai, con il Pd che continua a mostrare i segni di una crisi profonda e la Lega, di contro, a veleggiare serena col vento dei sondaggi (favorevolissimi) in poppa. Il momento propizio per dare l’assalto a Palazzo Vecchio e provare a conquistare il Comune di Firenze: riuscisse, sarebbe un colpaccio senza precedenti. Per questo Salvini sta valutando bene il profilo cui affidare le sorti del Carroccio in una missione difficilissima e carica di aspettative. Il nome che continua a circolare è quello di Ginevra Cerrina Feroni, il cavallo su cui puntare quando a maggio si andrà alle urne.
 Intorno alla docente si stanno interrogando in questi giorni gli esponenti del centrodestra, alle prese in realtà con più di un problema. Decidere se presentarsi uniti o divisi, innanzitutto, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che non nascondono le tensioni nei confronti del Carroccio pur riconoscendone il diritto a scegliere, eventualmente, il candidato sindaco. Tutti sono però d’accordo su una cosa: per vincere a Firenze, traguardo stavolta realmente alla portata, serve un candidato di rottura, civico, non troppo legato al mondo della politica. Il nome di Ginevra Cerrina Feroni potrebbe essere proprio quello giusto, continua a ripetere (e ripetersi) Salvini.
Intorno alla docente si stanno interrogando in questi giorni gli esponenti del centrodestra, alle prese in realtà con più di un problema. Decidere se presentarsi uniti o divisi, innanzitutto, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che non nascondono le tensioni nei confronti del Carroccio pur riconoscendone il diritto a scegliere, eventualmente, il candidato sindaco. Tutti sono però d’accordo su una cosa: per vincere a Firenze, traguardo stavolta realmente alla portata, serve un candidato di rottura, civico, non troppo legato al mondo della politica. Il nome di Ginevra Cerrina Feroni potrebbe essere proprio quello giusto, continua a ripetere (e ripetersi) Salvini.