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Bar strapieni, code nei locali: Alessandria in festa per il Pride

Un successo incredibile, con una partecipazione mai vista. Il Pride andato in scena ad Alessandria per rivendicare i diritti civili di tutti è stato un vero e proprio bagno di folla, tra musica e colori, con i commercianti a raccontare entusiasti: “Ho dovuto mettere altri tavoli e non ci stavano più sotto i portici”. Parole di Simone Ceccato del Caffè Teatro, sotto Palazzo Rosso, che ha raccontato attraverso le pagine de La Stampa quanto accaduto nelle ore precedenti.

“Dovrebbero organizzare una cosa così tutti i mesi – dice scherzando, ma non troppo -, lo so che non sono l’unico a lamentarmi ma il problema è che le persone non vengono più in centro città. Il centro certe sere è morto, anche al sabato. A volte il parcheggio è deserto. Certo con quello che costa”. Il punto dolente dei commercianti è da sempre il costo del parcheggio, e anche la mancanza di eventi nelle zone storiche della città, che deva fare concorrenza ai centri commerciali. Sabato comunque le code ai bar e alle gelaterie c’erano, in piazzetta della Lega per esempio. Ma anche nei bar di via Migliara. “Accidenti se hanno portato clienti – racconta Luciano Malvari del ‘Bar lume di luci’ – sono convinto anche io che il problema sia il costo del parcheggio e la mancanza di eventi”. Meno convinto invece il collega dell'”Antica Caffetteria” che dice: “Qui non abbiamo avuto un aumento di clienti, perché da noi vengono per sedersi fuori ai tavoli, certo però che un flusso di gente così non se ne vedeva da anni”.Il problema che tutti sottolineano, poi, è lo stato delle vie cittadine: “Qui chi viene a passeggiare in centro vede una serie di negozi vuoti o le grandi catene. A volte alla sera le vie sono buie e tristi” e questa sensazione è comune un po’ a tutti i commercianti. “Cosa vieni a vedere? Una serie di bar?” dice ancora Malvasi. Qualcosa però Alpride e le sue tremila persone, o chissà se veramente erano cinquemila, lo hanno smosso.

Manuela Ulandi, della Confesercenti, spiega che “i commercianti che hanno aderito all’iniziativa con le vetrine sono stati 75 e sono tutti molto soddisfatti” e racconta di alcuni che si sono uniti all’ultimo momento e non hanno potuto essere nel “pacchetto promozionale”. Un successo che secondo la Ulandi deve essere trasformato in qualcosa di più concreto l’anno prossimo.

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