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Conflitto interno al governo: Giorgetti sfida Meloni e si schiera con l’Europa

Meloni Giorgetti scontro sull’Europa Mes

Nel mezzo della lotta di potere tra Giorgia Meloni e Bruxelles, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si schiera deciso a favore dell’Europa. La sua decisione sembra sfidare la Presidente del Consiglio e rischia di creare un’apertura nella coesione dell’esecutivo. Giorgetti ritiene che l’Italia debba fare una scelta definitiva riguardo alla ratifica del Salva Stati, vedendola come un treno in corsa che non può essere fermato. Sostiene che Roma debba decidere da che parte stare, anche a rischio di un conflitto con Palazzo Chigi.

Ieri pomeriggio, durante una cerimonia della Guardia di Finanza in una caserma romana, è avvenuto un importante confronto tra Giorgetti e Meloni. L’incontro si è trasformato in un attacco diretto da parte della Premier a Giorgetti. Secondo le parole di Meloni, “Se non riesci a contenere i tuoi – riferendosi ai tecnici che hanno redatto la lettera di supporto al Mes – forniamo il destro agli scalmanati che vogliono far saltare tutto”. Questi “scalmanati” sarebbero i membri moderati del centrodestra e i renziani, oltre a alcuni membri della Lega che non vedono di buon occhio la stabilità di Forza Italia e Antonio Tajani, e in ultima istanza l’esecutivo.

Tuttavia, tali critiche non sembrano aver scalfito Giorgetti. Il Ministro ha scelto consapevolmente di mantenere la sua posizione sulla lettera, consapevole che un segnale di responsabilità sarebbe gradito al Colle. Ha deciso di farlo anche se ciò potrebbe innescare un conflitto all’interno del governo, difendendo privatamente le sue ragioni. Il punto di partenza del suo ragionamento è chiaro: il Salva Stati è vantaggioso per l’Italia per almeno tre motivi. Prima di tutto, offre protezione a un Paese con un alto debito pubblico. In secondo luogo, protegge i titoli di Stato. Infine, il trattato non presenta controindicazioni per l’Italia. Nel cuore dell’esecutivo, tuttavia, la lotta è appena iniziata.