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Congresso del partito comunista cinese, Xi: “Riprenderemo Taiwan anche con la forza”

“Dobbiamo sfruttare il nostro indomabile spirito combattivo per la nostra causa, perché il partito ha portato la Cina dal rialzarsi ed essere prospera a diventare forte”. Con queste parole, Xi Jinping ha aperto il suo intervento al congresso del Partito comunista cinese (PCC), storico evento che vedrà Xi ottenere un probabile e inedito terzo mandato.

Di fronte alla élite del partito, Xi ha enunciato le vittore del suo percorso più recente: la politica Covid-zero; la volontà del primato nel campo hi-tech, la riunificazione della Cina, con la spinosa questione di Taiwan.

Xi Jinping

“Risolvere la questione di Taiwan è un affare del popolo cinese e spetta al popolo cinese decidere. Insistiamo sulla prospettiva di una riunificazione pacifica con la massima sincerità e i nostri migliori sforzi, ma noi non prometteremo mai di rinunciare all’uso della forza e ci riserveremo di prendere tutte le misure necessarie. La riunificazione completa della nostra madrepatria deve essere realizzata e sarà sicuramente realizzata”.

Il nodo è sulle “ingerenze esterne”, con il chiaro riferimento alla recente visita di Nancy Pelosi a Taiwan, in spregio all’impegno di Pechino a “non usare la forza”.

Sulla questione taiwanese, Xi aggiunge il modello Hong Kong, che secondo il presidente cinese “è passata dal caos alla stabilità”, mettendo l’amministrazione della città “nelle mani dei patrioti”. “Abbiamo rafforzato e attuato il modello ‘un Paese, due sistemi e abbiamo aiutato Hong Kong a entrare in una nuova fase”.

Infine, i dati economici, vera forza del paese e del presidente al vertice del partito che lo guida: “Il pil cinese è salito da 54 mila miliardi di yuan a 114 mila miliardi (circa 16 mila miliardi di dollari), pesando per il 18,5% dell’economia mondiale (+7,2%) e ora la Cina deve puntare allo sviluppo di altà qualità, tra hi-tech di alto livello e meccanismi di innovazione tecnologica. Dobbiamo essere consapevoli dei potenziali pericoli e preparati per gli scenari peggiori”.

L’intervento fiume di Xi Jinping è durato circa un’ora e quaranta minuti.