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Salvini: “Il 99% dei gay che incontro non è interessato ad adottare bambini”

Salvini e la sua percezione della realtà. Secondo il vicepremier gran parte mondo gay non sarebbe interessato alle adozioni dei bambini. Le sue parole dopo il Congresso delle Famiglie hanno gettato benzina sul fuoco. Parole che fanno discutere quelle pronunciate nel corso della conferenza stampa successiva al suo intervento in occasione del Congresso a Verona. Il vicepremier ha sottolineato, rispondendo alle domande dei giornalisti, che parteciperà alla manifestazione annunciata dal sottosegretario Vincenzo Spadafoda (M5) in sostegno dei diritti degli omosessuali solo se sarà invitato.

“Andrò a ripetere – ha dichiarato – le stesse cose identiche che ho detto oggi anche in quel contesto, perché il 99 per cento delle persone che io incontro lavorativamente che rappresentano il mondo gay, il mondo lesbico, trans, non hanno alcun interesse ad adottare o a mettere al mondo dei bambini”.

Questo ovviamente per ribadire la sua contrarietà alle adozioni alle coppie omosessuali e alla “barbarie” dell’utero in affitto, che “usa la donna come bancomat”. “Vogliono vivere semplicemente e senza discriminazioni la loro vita. Per quello che riguarda i bambini io metto un paletto”. Dopo aver sottolineato di essere a favore della “riforma del diritto di famiglia”, in merito al ddl Pillon ha parlato di “punto di partenza” aperto sia a modifiche che a critiche.

Salvini ha parlato della manifestazione definendo la scelta “ignoranza perchè – ha spiegato – una manifestazione pro gay in risposta al congresso della famiglia vuol dire non aver capito niente. Spadafora si informi”, aggiungendo poi, in merito alle unioni civili: “Io guardo avanti non guardo indietro”.

E poi: “Quel che c’è non si discute. Viva l’amore. Famiglie arcobaleno? Basta che i bimbi stiano bene”. Pur sottolineando la sua ferma convinzione che un bimbo “abbia bisogno di una mamma e di un papà”. Davanti ai giornalisti, ha precisato di non voler mettere mano alla legge 194 e ha aggiunto: “Ognuno nella sua vita privata fa quello che vuole e fa l’amore con chi vuole. Da ministro però voglio rimettere al centro i bambini che non possono essere vittime dei litigi degli adulti”.

A stretto giro è arrivata la replica di Luigi Di Maio: “Salvini legga bene le deleghe. Quella sulle adozioni non è in capo al sottosegretario Spadafora, è in capo al presidente del Consiglio e al ministro della Famiglia. Sulle adozioni è bene non dire cose scorrette”, ha detto il vicepremier M5s.

 

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