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Conte, la torta a forma di ponte Morandi manda in bestia le famiglie delle vittime

Il premier Conte “scivola” ancora sul ponte Morandi. Un taglio di torta con sorriso. Una foto finita sui social che ha scatenato l’ira di molte famiglie genovesi. Sì, perché ancora tutti ricordano troppo bene la bufera scoppiata dopo che il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, insieme al conduttore tv Bruno Vespa, aveva diffuso una fotografia che li ritraeva sorridenti come non mai davanti al plastico stile “Porta a porta” del ponte Morandi.

O anche il tweet, sempre di Toninelli, dal barbiere? Bene, pensavamo che quegli episodi di pessimo gusto, peraltro a così poco tempo di distanza dalla tragedia che aveva colpito un’intera città e mietuto 43 vittime, potessero essere se non altro un esempio da non ripetere, una lezione imparata per evitare altri scivoloni del genere. E invece…

Siccome proverbialmente non c’è limite al peggio – e questo governo ce lo ricorda ogni santo giorno – durante l’inaugurazione dello stabilimento Fincantieri Infrastructure a Valeggio sul Mincio, in occasione del taglio della prima lamiera di quello che sarà il nuovo viadotto Polcevera, è apparsa la torta che vedete nella foto (è stata presa da Facebook, dove sta circolando con polemica annessa).

Ci sono il premier Giuseppe Conte, l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono e il sindaco di Valeggio sul Mincio (Verona) Angelo Tosoni (Fratelli d’Italia). Accostare il disastro del 14 agosto al concetto di “dolce” o “dessert” sarà stata forse un’idea del pasticcere, forse degli organizzatori dell’evento, in ogni caso un’immagine grottesca e surreale che, non a caso, ha già fatto scattare lo sdegno tra gli sfollati di ponte Morandi.

Per non parlare, poi, dei familiari delle vittime. E tra buona parte della popolazione che abbia una minima sensibilità e il senso del decoro. Resta una domanda: ma come si fa? Immediato è arrivato anche il tweet di Luca Bizzarri (del duo comico Luca e Paolo), che ha scritto: “Nel mondo che vorrei, si rifarebbe un ponte, in silenzio, e basta”.

Poi ha aggiunto: “Qui a qualcuno viene in mente di fare una torta e non c’è uno che pensi che lì sotto ci sono 43 vittime. Nessuno che dica ‘Ma come stracazzo vi è venuto in mente?’ Non c’è nessuno”. Invece, per fortuna, subito dopo sono stati in tanti e il premier ora è assediato da molte – e giuste – critiche.

 

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