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Conte incassa la fiducia anche al Senato. Salvini e Meloni: “Ci rivolgeremo al Colle”

Dopo la Camera, Giuseppe Conte ha incassato la fiducia anche del Senato, con 156 voti a favore, 140 contro e 16 astensioni. Un risultato che si è tinto di giallo a ridosso della chiusura della procedura, con le proteste delle opposizioni per la dichiarazione delle intenzioni di voto del senatore ex M5S Ciampolillo e del senatore del Psi Nencini, arrivate quando la presidente Casellati sembrava aver già annunciato la chiusura. Una successiva verifica ha permesso a entrambi di esprimere il loro parere.

Pronta la reazione dei leader delle opposizioni Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che prima ancora della conclusione del voto hanno annunciato la volontà di interpellare il presidente della Repubblica Mattarella: “Ci rivolgeremo a Mattarella: c’è un governo che non ha la maggioranza al Senato e sta in piedi con chi cambia casacca” ha spiegato il leader della Lega ai microfoni del Tg1. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fratelli d’Italia.Una giornata che ha vissuto di momenti di forte tensione, soprattutto con le dichiarazioni dei due senatori più attesi, i Mattei, Salvini e Renzi. L’ex Rottamatore, l’uomo che ha aperto la crisi di governo ritirando i propri ministri, ha parlato di “mercato indecoroso di poltrone”, per poi astenersi al momento del voto. Pronta la replica di Conte: “Italia Viva ha scelto la strada dell’arroganza”.Salvini ha a sua volta parlato di una “ricerca” da parte del governo “di complici da pagare per salvare la poltrona”. Poi, rivolgendosi ai senatori a vita, aveva citato una frase attribuita a Beppe Grillo: “I senatori a vita o non muoiono o muoiono sempre troppo tardi. Che coraggio che avete…”. Parole che hanno scatenato una vera e propria bagarre in aula, con la presidente Casellati che ha poi tolto la parola al leader della Lega per aver sforato nei tempi.

Salvini attacca i senatori a vita: “Grillo diceva che non morite mai”. Caos in Senato