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Ucraina, Conte attacca la Meloni: “A un passo dalla guerra nucleare”

È un Giuseppe Conte senza peli sulla lingua, quello che si presenta su Facebook per pubblicare un lungo video. Il leader del M5S tocca tutti i temi più scottanti dello scontro politico. Si sofferma sul caso Cospito, l’anarchico in sciopero della fame per protestare contro il regime carcerario del 41bis. Attacca il governo Meloni che ha appena approvato un disegno di legge sull’autonomia differenziata, firmato dal leghista Roberto Calderoli. Ma soprattutto, parlando di crisi in Ucraina, rivolge un accorato appello al presidente del Consiglio che, seguendo le orme del suo predecessore Mario Draghi, insieme a tutto il resto di Europa ci starebbe portando verso una guerra nucleare.
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Conte Meloni guerra nucleare
Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni

Conte ha paura di una guerra nucleare a causa dell’Ucraina

“La strategia sin qui perseguita di invio di armi a oltranza ci sta consegnando a un vicolo cieco, quello dell’escalation che ci sta portando a un passo dal precipizio e dalla deflagrazione nucleare. – avverte Conte nel video su Facebook – L’ulteriore passo è l’invio di truppe e di uomini, stiamo entrando in guerra e i nostri governanti non ce lo dicono. E i Paesi europei vanno in ordine sparso. Non c’è una strategia politica per la pace. Mentre si continuano a drenare risorse che servirebbero a famiglie e imprese, invece no, tutto destinato al comparto bellico. A noi tutto questo sembra una strategia insidiosa e fallimentare e il governo Meloni segue in tutto e per tutto le orme del governo Draghi. Ci avrebbe potuto avvertire in campagna elettorale che questa era la strada. Ci ha prospettato un’Italia sovrana, un’Italia che alza la testa invece è la solita Italia che segue supina le decisioni prese altrove”.

“Siamo ormai alla quarta riscrittura della bozza Calderoli. – si lamenta poi criticando il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata appena approvato dal Consiglio dei ministri – Ma qui si tratta il tema dell’unità d’Italia come se fosse un affaire privato tra partiti di maggioranza. La patriota Meloni paga a Salvini la tassa per tenerlo in maggioranza e di fatto svende l’unità d’Italia per qualche punto percentuale in più in vista della competizione alla regione Lombardia e nel Friuli Venezia Giulia in prospettiva”.

Il leader del M5S attacca la Meloni

“Non si tratta così l’unità d’Italia, noi non permetteremo che si comprometta la coesione sociale e il senso di una comune appartenenza a un unico destino. – affonda ancora il colpo l’ex premier Conte – Contrasteremo questo progetto di autonomia soprattutto su sanità e scuola. Non possiamo permettere che qui si costruiscano le premesse per 20 sistemi scolastici diversi. E non possiamo neppure permettere che vengano pagati gli insegnanti a seconda del contesto, non possiamo consentire che aumenti il divario tra nord e sud”.

Conte dice la sua anche sul caso dell’anarchico Cospito. “L’emergenza mafia e terrorismo è un tema che si è incrociato con la superficialità, l’inadeguatezza e l’improvvisazione del governo. – attacca il leader del M5S – C’è forte preoccupazione per gli attentati all’estero, gli scontri in piazza e le minacce terroristiche, e a tutto questo il governo reagisce? Donzelli e Delmastro si sono comportati come due ragazzini in gita scolastica. I due sono sodali e coinquilini e si sono scambiati informazioni riservate. Immaginate la scena: si danno di gomito”, conclude.
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