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Conte striglia Pd e M5S: “Basta. Volete far cadere il governo ad agosto?”

La partita per il Mes è ancora tutta aperta e tutta in salita per la maggioranza e soprattutto per il premier Conte che si trova stretto tra le due visioni diametralmente opposte di Pd e Movimento 5 Stelle. Da una parte, attraverso Zingaretti, i dem fanno sapere che va attivato il prima possibile, dall’altra, Di Maio e i suoi ribadiscono il no categorico. E dunque in queste ore trapelano le parole di Conte, riportate da Repubblica: “Ma io cosa posso fare, devo far cadere il governo ad agosto per prendere il Mes?”. Ecco tutta l’impotenza di Giuseppe Conte, incollato in queste ore al telefono con i big del Pd. Ecco la prigione di veti che lo paralizza, la difficoltà estrema di dar ragione al Nazareno e garantire i 36 miliardi per la sanità che pure prenderebbe di corsa.

Ecco, soprattutto, la resa al warning dei 5Stelle: “Con il Salva Stati ci spacchiamo e cade l’esecutivo”, dicono i vertici. E questo Conte, ma soprattutto l’Italia, non può davvero permetterselo. La strategia, dunque, è temporeggiare ancora e rimandare tutto a settembre. Ma in una lettera aperta, Nicola Zingaretti, con nettezza finora inedita, chiede che sull’attivazione del fondo non ci siano più tergiversazioni. L’affondo del leader Dem innesca immediatamente l’effetto contrario, rendendo più solido e il muro di un MoVimento 5 Stelle segnato dalla tensioni interne.

“Così non si può andare avanti”, spiega una fonte autorevole pentastellata all’Ansa puntando il dito sull’impasse nella quale sembra essersi arenata l’azione dell’esecutivo per la ripresa. E, forse non caso, in un post su Facebook in cui Conte annuncia i nuovi vertici di Alitalia, il premier ribadisce un concetto: il governo non è fermo ma prosegue, “senza sosta”, la sua azione. “Ci siamo ripromessi di raggiungere ambiziosi obiettivi, ambientali e occupazionali, e siamo ben determinati a rispettare questo impegno”, sottolinea Conte.

A quanto di apprende, nel corso della riunione di governo del Movimento 5 stelle a Largo Chigi, all’inizio dell’incontro è stato toccato anche il tema del Mes, che vede il Movimento compatto sulla contrarietà. Il capo politico Vito Crimi ha fatto sapere di non aver apprezzato che sull’argomento esponenti dei partiti di maggioranza “si stanno muovendo con modi e accenti che non si conciliano con questa fase cruciale per il Paese”.

 

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